MARCIANISE. Si è tenuta domenica 14 settembre, in piazza Umberto I, a Marcianise, e nelle chiese di San Giuliano e S.S. Annunziata, la prima manifestazione per la raccolta di fondi organizzata dallAssociazione Noi Voci di Donne con il progetto Il treno della solidarietà.
Liniziativa, promossa in collaborazione con lAssociazione Geologi Senza Frontiere, vuole supportare la costruzione di un pozzo dacqua potabile in favore di un villaggio nellisola di Tumbatu, a nord-ovest di Zanzibar, dove proprio la mancanza dacqua mette a dura prova la sopravvivenza della popolazione. La costruzione del pozzo permetterà: la diminuzione della mortalità infantile la prevenzione di malattie legate alluso di acqua contaminata (tra cui la malaria) e infine consentirebbe alla comunità del villaggio di irrigare gli orti favorendo la produzione agricola e migliorando lalimentazione. Levento di solidarietà ha riscosso un notevole successo, un segnale questo, che nella nostra Città è attiva una rete di volontariato che interagisce andando incontro ai bisogni altrui. La sensibilità riscontrata fra la gente, ha detto la presidente Pina Farina. Ciò testimonia come il lavoro della nostra associazione sia riuscito a smuovere le coscienze delle persone. Con questa iniziativa abbiamo cercato di dare un messaggio: le povertà nel mondo non sono un fenomeno fatalistico ma ciascuno ne è responsabile e ciascuno può fare la propria parte per contribuire a trovare soluzioni. Tutto questo si è ottenuto grazie alla collaborazione dei cittadini, grazie allospitalità dataci da Don Giovanni Vella, parroco della chiesa di San Giuliano, e da Don Vincenzo Schiavone, parroco della chiesa S.S. Annunziata che, con grande entusiasmo, hanno accolto il nostro invito.
Notevole è stato il contributo offerto dai dipendenti dellAsl di Marcianise che si sono attivati grazie allimpegno della dottoressa Anna Mariateresa Gravino, dirigente medico presso la medicina legale dellAsl, che commenta: Ho sposato con entusiasmo questo progetto ed ero certa del contributo dei miei colleghi, continuerò a dare una mano sensibilizzando altri dipartimenti presenti nel mio ambiente lavorativo. Lacqua è un bene fondamentale per la vita, indispensabile allesistenza di tutti gli esseri viventi, anche una quantità minima deve essere garantita per consentire una vita dignitosa alle fasce sociali della popolazione economicamente debole, il diritto allacqua è un diritto inalienabile.
E questa una cultura di pace e solidarietà che intendiamo promuovere agendo su più fronti, continua Pina Farina – dal gruppo organizzativo a quello operativo che è pronto ad attivarsi per andare incontro alle particolare esigenze dei giovani, donne, famiglie meno abbiente, attivando così altri progetti, ad altre iniziative. Ora è giunto il momento di fare un altro passo avanti: abbiamo già iniziato a lavorare per raggiungere altri obiettivi, ad esempio la formazione dei giovani attraverso diversi mezzi, un tentativo questo di parlare alla classe giovanile, affrontando tematiche diverse, come istruzione, ambiente, soprattutto tematiche legate al nostro territorio, e attivando tanti laboratori ricreativi e professionali collaborando insieme ad altre associazioni presenti sul territorio, un nuovo modo questo, di confrontarsi e collaborare sul modello della cooperazione nazionale.