MARCIANISE. Nella giornata di martedì 21 ottobre, durante una ricognizione per la mappatura delle discariche abusive situate sul nostro territorio, i componenti del Dipartimento Ambiente, Ecologia e Sanità del Pd di Marcianise, Pasquale Fecondo e Raffaele Venerio, …
… si sono imbattuti nellennesimo rogo di rifiuti speciali che hanno immediatamente segnalato ai vigili del fuoco. Il rogo – acceso sotto unulteriore campata del viadotto ferroviario, alle spalle della chiesetta di Santa Venere – sprigionava unintensa nube tossica che rendeva laria irrespirabile e diffondeva unaltissima temperatura che, se riprodotta, potrebbe anche compromettere la staticità dello stesso viadotto.
Dal successivo sopralluogo di venerdì 24 è emerso che una vasta area – distribuita lungo alcune campate del viadotto ferroviario è destinata, sistematicamente, a incenerire rifiuti speciali, poiché, ai margini dei roghi, sono state notate alcune lattine di liquido infiammabile utilizzate, probabilmente, per incendiare rifiuti tossici. Tra i resti del materiale combusto è stato possibile riconoscere: pannelli in Eternit, resti di produzione tessile, bocchette di estintori, contenitori di vernici, resti di officine meccaniche e, addirittura, carcasse di auto.
Pertanto, gli stessi componenti del Dipartimento Ambiente del Pd hanno inoltrato, alla Commissione Straordinaria presso il Comune di Marcianise e al Comando di Polizia Municipale, una nuova segnalazione nella quale si denuncia lennesimo accumulo e il conseguente incendio di rifiuti speciali nei pressi dei Regi Lagni, con la speranza che alla denuncia possa finalmente seguire un adeguato controllo del territorio da parte delle Forze dellOrdine e, se necessario, delle Forze Armate.
Certi che il problema dei roghi non sia una questione da affrontare unicamente in ambito intercomunale, ma che interessi tutto lAgro aversano e lintera conurbazione casertana, nei prossimi giorni, il Dipartimento Ambiente del Pdmarcianisano, chiederà un incontro con lAssessore provinciale allambiente per definire una strategia comune a tutte quelle Amministrazioni della Provincia di Caserta che vedono i loro territori affacciarsi sui Regi Lagni, diventati, ormai, terra di nessuno.