RECALE. “Riconosco e apprezzo la funzione sociale svolta dalle associazioni che attualmente hanno sede nei locali della casa comunale di Recale, in particolare lAssociazione dei Combattenti e il Circolo degli anziani.
Tuttavia data la precaria situazione in cui vertono le casse municipali, in qualità di sindaco responsabile della salute economica del comune mi trovo a dover gestire con disagio una situazione che ha dei risvolti anche sociali: lufficio tecnico del Comune, convinto dellidea di un possibile miglior utilizzo dei locali attualmente occupati dalle associazioni sopradette e ponendo attenzione alle direttive della Corte dei Conti ha spedito un invito a liberare le stanze”.
Lo dichiara lonorevole Americo Porfidia, sindaco di Recale. Tengo a precisare- ha aggiunto Porfidia – che
“Oltre a questo nodo di natura economica- continua il sindaco – la presenza delle associazioni al piano terra della casa municipale pone dei problemi anche da un punto di vista logistico. Fatto salvo lufficio anagrafe, la maggioranza degli uffici comunali sono posti al I e II piano dello stabile. In particolare lufficio degli affari sociali è sito al I. La stessa responsabile dellufficio mi ha più volte riferito di reclami presentati da persone anziane e disabili che con fatica riescono a raggiungere lufficio stesso. In alcuni casi lassistente sociale, per limpossibilità di alcuni utenti di raggiungere i locali interessati si è dovuta recare nellandrone del Municipio per ricevere queste persone. Anche in questo caso spostando lufficio degli affari sociali al piano terra si eviterebbe il ripetersi di talune spiacevoli situazioni”.
“Dunque sia per agevolare il servizio ai cittadini, sia per veicolare nel migliore dei modi i soldi pubblici in vista di eventuali controlli della Corte dei Conti ha concluso Porfidia spero che nellarmonia e per il bene di tutti le Associazioni che oggi occupano i locali del comune si compenetrino nella situazione. Purtroppo la difficoltà economica e la crisi che sta investendo il paese trova negli enti locali dei soggetti deboli che sono comunque chiamati loro malgrado ad assumere delle scelte sofferte per evitare ogni aggravio di spesa sulle famiglie e nei limiti del possibile fare economia nellinteresse dellintera collettività”.