Ixfin, nuova mobilitazione il 18 maggio

di Redazione

 MARCIANISE. Non lasceremo nessuno solo, siamo il governo del fare, abbiamo aumentato gli ammortizzatori sociali, nove miliardi per gli ammortizzatori comprese le casse in deroga e precari.

Questi sono alcuni dei tanti spot pubblicitari che i rappresentanti del Governo vanno sbandierando attraverso giornali e trasmissioni televisive senza un reale contradditorio di chi aspetta da mesi qualche euro per sopravvivere.

Trasmissioni televisive dove, chi discute di crisi e di ammortizzatori, compreso i politici di opposizione, riescono ad immaginare le conseguenze che stanno provocando a migliaia di famiglie. Molti di questi invisibili, si dividono la pensione dei genitori per comprare il latte per i propri figli (visto che il 70% dei lavoratori Ixfin ha un’età media di 33 anni) altri fanno richiesta di prestiti a carico di parenti per pagare i mutui e medicine.

Suona pertanto come una beffa sentir parlare di legalità e sicurezza mentre nel contempo si nega un minimo di sostegno al reddito ai giovanissimi lavoratori della Ixfin costringendo molti di loro al lavoro nero o peggio alle grinfie della criminalità organizzata. In Regione Campania sono circa seimila i lavoratori che aspettano ancora il decreto di firma per ottenere la cassa in deroga.

Dopo cinque mesi di palleggiamento tra Governo e Regione circa le competenze delle percentuali da erogare a carico dello Stato e della Regione Campania, nell’incontro avuto giovedì 14.c.m. tra gli assessori Corrado Gabriele e Andrea Cozzolino con i rappresentanti sindacali e delle r.s.u. abbiamo avuto conferma delle ragioni delle proteste dei lavoratori Ixfin per i seguenti motivi: Il Governo ha più volte preso impegni, anche con accordi sottoscritti che il finanziamento della cassa per Ixfin fosse di competenza Nazionale; Che la conferenza Stato-Regioni stabiliva che il 30% dei nove miliardi fossero di competenza Regionale da attingere dai fondi sociali Europei; Che a tre mesi dal pre- accordo Regionale e a due mesi dall’accordo Ministeriale non è stato emesso alcun decreto per Ixfin e non si capisce se vi sono fondi aggiuntivi per essi; senza il decreto Ministeriale i lavoratori della Ixfin non possono accedere nemmeno alla formazione Regionale.

Questa vergognosa tarantella e questo atteggiamento colposo e menefreghista del governo e delle istituzioni per false promesse ai danni dei lavoratori Ixfin, feriti nella dignità dell’essere – persone – deve finire.

Adesso diciamo basta. Basta ai politici e ai governanti basta a questo governo centrale che non rispetta gli accordi. Le R.S.U. Ixfin e le R.S.A. unicom convocano tutti i lavoratori per lunedì 18 maggio, alle ore 9.30. All’ingresso della Ixfin per una prima forte mobilitazione di lotta che prepari da subito una manifestazione a Roma.

inviato da R.s.u. Ixfin e R.s.a. Unicom

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