AVERSA. Se partiamo dal consiglio comunale dellaltro giorno sullapprovazione del bilancio, il futuro per la nostra città è roseo. Se, invece, torniamo alla situazione del giorno prima, possiamo dire che tutto andrà alle ortiche.
Il sindaco azzurro di Aversa Mimmo Ciaramella ritorna a parlare, dopo un lungo silenzio stampa dovuto al fatto che in un momento delicato una mia dichiarazione male interpretata poteva provocare danni seri alla coalizione, e, di fatto, ammette che la maggioranza di centro destra, in questo ultimo periodo, ha vissuto momenti non esaltanti.
Non cè una vera e propria crisi continua il primo cittadino – per cui ci si deve preoccupare del futuro. Ci sono, però, piccoli personalismi che ostacolano la partecipazione dei partiti. Probabilmente il motivo parte da lontano e la colpa è anche mia. In occasione del mio precedente mandato avevo assegnato una serie di deleghe a diversi consiglieri comunali. Alcuni personaggi che vedevano questi consiglieri adoperarsi attivamente pretendevano anche loro una delega; insomma, piccolo cabotaggio, gestione del proprio orticello. A questo punto io ho perso la visione dinsieme, il controllo generale. Da qui la necessità di passare ad un rapporto con i partiti e non più con i singoli consiglieri comunali. E nella seduta del bilancio sono stati proprio questi ultimi a vincere. Una vittoria giunta dopo un colloquio, diciamolo pure, avvenuto a muso duro.
Ciaramella passa, poi, a rispondere alle critiche di quanti affermano che Aversa è una città ferma, degradata e dichiara: A me non hanno preoccupato i cantieri fermi e le varie emergenze, perché dovuti a motivi tecnici. Ora è giunto il momento giunto per la ripresa. Dobbiamo, però, eliminare i personalismi. Il sindaco non può fare negoziati con i singoli consiglieri comunali. Una cosa sono i rapporti istituzionali, altro il confronto politico che deve avvenire con i responsabili di partito. Certamente non tutti i problemi scompariranno dincanto.
E, a proposito di problemi, il sindaco accenna anche a quelli che ha avuto con il suo partito, Fi, quando dichiara: Credo che anche il rapporto con il mio partito si sia rinsaldato. Ho trovato uno spazio e, soprattutto, sento tutti più vicini, la loro fiducia mi ha fatto tornare la voglia di lavorare. Ora tutto dipende dalla nostra intelligenza.
La chiusura del colloquio non può non riguardare la successione tra lattuale giunta del sindaco e quella politica prossima a venire: La giunta politica? Non voglio ripetermi. Tutti i partiti sono sulla stessa lunghezza donda del ritorno alla politica. Ora, basterà un piccolo intoppo e riprenderà la spirale. I problemi sono interni ai partiti e li definirei ridicoli se non rischiassi di offendere qualcuno. Ma questa volta sono molto fiducioso per il futuro.
Sui rapporti futuri interviene anche Rosario Ippone, della direzione nazionale del Nuovo Psi: Il nostro voto favorevole al bilancio vuole dare linput allapertura di una fase politica nuova, nella quale venga dato ai partiti il giusto ruolo. Lamministrazione di un territorio tanto importante e complesso, come quello normanno, non può prescindere dal contributo essenziale dei partiti. Metterli da parte ha provocato la crisi che ha portato poi alla formazione di una giunta tecnica. Un buon inizio ci sembra costituire il partito unico per dar vita ad unazione politica unitaria e quindi maggiormente efficace.
Sulla stessa lunghezza donda Michele Galluccio di An, secondo il quale ora occorre subito dare vita agli incontri per consentire alla Politica di riappropriarsi del proprio ruolo.