Rosato: “Questo bilancio ci fa paura”

di Nicola Rosselli

Mimmo RosatoAVERSA. “Il ritardo nell’approvazione del bilancio non rappresenta certamente un momento di forza della maggioranza di centrodestra….

Dapprima hanno avuto il timore di rimanere in deficit dopo non aver rispettato il patto di stabilità, poi è sopravvenuta la crisi tutta interna alla maggioranza che ha mostrato i limiti di questa coalizione”. Mimmo Rosato, antagonista del sindaco Ciaramella in rappresentanza della “Sinistra” con Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, contesta il presunto buonismo intendendo far conoscere le posizioni dell’opposizione sullo strumento contabile. “Questo bilancio –continua l’esponente comunista – ci fa paura. E’ lo specchio di questa amministrazione. Non c’è assolutamente una visione sistemica di città. Il sindaco si rammarica che ci saranno solo sei mesi per operare, ma io ho il terrore di quello che faranno. Nel piano triennale delle opere pubbliche sono previsti tantissimi interventi edilizi assolutamente non coordinati. Ha voglia l’assessore Cecere a parlare di recupero del patrimonio dei padri, noi vediamo solo confusione. Inoltre, molte opere saranno finanziate con mutui. Insomma, Aversa ancora più sconquassata. Non solo materialmente, ma anche economicamente. Ciaramella qualche tempo fa affermò che avrebbe gira voltato la città come un calzino e lo sta facendo…purtroppo. A breve vedremo tanti nuovi cantieri aperti e dovremo sperare che ci siano i soldi per ultimare le opere iniziate”.

Rosato passa, poi, ad analizzare il settore rifiuti con la relativa tassa, la Tarsu, ed evidenzia: “Il sindaco ci ha detto che la Tarsu non aumenterà. Ma se nel consuntivo 2007 vedo un costo di 7 milioni e nel bilancio 2008 una previsione di 9 milioni, credo proprio che la differenza sarà colmata da un aumento. Inoltre, nel 1998 il costo era di 3,5 milioni, ma la città era pulita. Ora è di quasi tre volte tanto e la situazione è gravissima, al di là dell’emergenza rifiuti”.

L’ultimo allarme in chiusura: “Vogliono coprire parte dello sforamento della spesa corrente di 600mila euro con oneri concessori provenienti anche da condono edilizio, si tratta di somme che solo in parte possono essere utilizzati a questo fine”.

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