Incendio a Santa Veneranda

di Redazione

 MARCIANISE. Lo sversamento abusivo dei rifiuti e il loro incendio costituiscono abominevoli pratiche contro cui l’amministrazione Tartaglione intende strenuamente combattere.

Venerdì mattina il vicesindaco Paride Amoroso, accompagnato dal dottor Giuseppe Sagliano, responsabile dell’ufficio ecologia, e dagli uomini della polizia municipale, ha effettuato un sopralluogo nella zona di Santa Veneranda, divenuta giovedì scorso teatro di un consistente rogo.

Le fiamme erano divampate tra i piccoli cumuli di materiale vario, abbandonato illecitamente sotto i piloni della rete ferroviaria. La presa d’atto dello stato ottimale della barriera di calcestruzzo e ferro, posta a chiusura della bretella Marcianise Ovest, e già precedentemente segnalata dalla polizia municipale, ha catalizzato l’attenzione del team d’ispezione sull’area interessata dall’incendio. Data l’inottemperanza delle ferrovie dello stato all’ordinanza emessa dal comune di Marcianise, e che imponeva all’ente la rimozione dei cumuli di rifiuti e la bonifica del sito, Amoroso ne ha contattato direttamente i vertici.

 Il vicesindaco, delegato anche alle politiche ambientali, ha sollecitato i delegati dell’infrastruttura ad un tempestivo intervento nella zona, da effettuarsi adempiendo agli obblighi previsti dal dispositivo comunale, e installando un cancello, che interdica il transito per la suddetta strada. Durante la perlustrazione, il gruppo si è imbattuto in un rogo di sterpaglie di vaste proporzioni, divampato nella zona Asi, nei pressi della Metalpoint. Subito esso ha allertato i vigili del fuoco del comando casertano, e la protezione civile, tempestivamente intervenuti.

Contestualmente il sindaco Antonio Tartaglione si attivava per sollecitare le forze dell’ordine presenti sul territorio a vigilare, in maniera più intensiva, sulle zone a rischio sversamenti abusivi. Attualmente la protezione civile interviene sovente in ausilio degli organi deputati al compito: il lavoro compiuto dalla squadra marcianisana ha riscosso il plauso delle istituzioni che hanno ricordato come, l’assenza di un decreto prefettizio ad hoc, comporta che i volontari non siano tributati alla sorveglianza del territorio.La loro azione in questo campo è da considerarsi un surplus che merita tutto l’apprezzamento dell’amministrazione.

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