GeoEco, Orabona: “I comuni si lamentano? Paghino i debiti”

di Antonio Taglialatela

Isidoro OrabonaAVERSA. “Se i Comuni non pagano regolarmente le rispettive quote al consorzio è chiaro che vi sono ripercussioni negative sul servizio di raccolta dei rifiuti”.

Si dichiara “sorpreso” il presidente del consorzio Ce2/GeoEco, Isidoro Orabona, dinanzi alla lettera-diffida inviata dai sindaci dei comuni di Gricignano (Andrea Lettieri), Sant’Arpino (Eugenio Di Santo), Cesa (Vincenzo De Angelis), Carinaro (Mario Masi) Succivo (Franco Papa), Trentola Ducenta (Nicola Pagano), Macerata Campania (Luigi Munno) e Capua (Carmine Antropoli), che hanno lamentato alcuni disservizi legati indisponibilità di mezzi per la raccolta, la mancanza di carburante e il mancato espletamento, da alcuni mesi, del servizio di prelievo per alcuni tipi rifiuti ingombranti, chiedendo la convocazione d’urgenza dell’Assemblea e minacciando di adire vie legali per eventuali azioni risarcitorie.

Per quanto riguarda l’assemblea, Orabona chiarisce subito che la stessa è già stata convocata, a mezzo Gazzetta Ufficiale, per i giorni del 25 e 26 giugno, con all’ordine del giorno il decreto legge sui rifiuti varato a Napoli dal governo Berlusconi e l’argomento sull’ipotizzato scioglimento dei consorzi.

Poi lancia l’affondo ai sindaci quando va nel merito delle loro “lamentele”, anzi presenta ad ognuno di essi il “conto” dei debiti finora accumulati dai rispettivi comuni, che pregiudicano la qualità dei servizi. “Abbiamo inviato diverse note per esortare i comuni a provvedere d’urgenza al corretto pagamento dei canoni relativi al servizio di raccolta, indispensabile per far fronte alle spese ed ai costi di gestione dello stesso”, ci dice Orabona, il quale sottolinea “il perdurare di questa immotivata illiquidità pregiudica inevitabilmente la qualità dei servizi erogati, e la GeoEco nonostante i notevoli sforzi prodigati, non può fronteggiare in modo adeguato l’emergenza in atto, solo ed esclusivamente per mancanza di fondi, dovuta al mancato pagamento dei canoni da parte dei soci”.

Il presidente fa anche presente che nell’ultimo consiglio di amministrazione, tenutosi lo scorso 14 maggio, è stato deliberato che, in caso di mancato pagamento dei debiti da parte dei comuni, si sarebbe proceduto al ecupero coattivo delle somme dovute al consorzio. Procedura che, riferisce Orabona, “è già partita con una formale messa in mora”.

E, a tal proposito, il presidente elenca i debiti dei comuni in questione: Gricignano € 357.918,96; Sant’Arpino € 1569.685,43; Cesa € 355.428,37; Trentola Ducenta € 1.984.843,07; Capua € 4.587.488,87; Succivo € 2.002.345,70; Macerata Campania € 436.275,56.

“Se i pagamenti avvenissero con regolarità – conclude Orabona – il servizio risulterebbe ineccepibile”.

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