Normanna contestata, Spezzaferri: “Dubito se andare avanti”

di Redazione

Giovanni Spezzaferri AVERSA. “Sono state dichiarazioni a caldo del dopopartita, in parte fraintese”. L’attaccante dell’Aversa Normanna Cosimo Sarli spegne così le polemiche scaturite da un battibecco con alcuni tifosi normanni prima del match contro la Sangiustese e da una successiva intervista rilasciata ad un quotidiano locale.

“Non riuscivo a capire il perché dei loro fischi e vedendo anche lo striscione di contestazione alla società ho reagito in maniera impulsiva verso una piccola frangia di tifosi. Il mio gesto è stato un atto d’amore nei confronti della città e della società. Dopo aver vinto il campionato, essere arrivati alla finale della poule scudetto ed aver dato tanto per la maglia, mi è sembrata fuori luogo una contestazione del genere, sia nei miei riguardi, sia nei riguardi della stessa società. Quest’ultima ha fatto tanto per portare nel calcio professionistico la squadra amata dalla stragrande maggioranza degli aversani e certamente merita il massimo rispetto da parte dei tifosi per il lavoro svolto e non critiche o attacchi, probabilmente strumentali. Sinceramente non ho neanche compreso i motivi di tale atteggiamento. Per quanto riguarda me – conclude il bomber granata – ad Aversa mi trovo bene e spero di rimanerci, sia per l’entusiasmo di questa eccezionale tifoseria, sia per la società, che ha dimostrato grandissima professionalità e rispetto degli impegni presi”.

Intanto, il presidente normanno Giovanni Spezzaferri e l’amministratore delegato Alfonso Cecere esprimono “delusione totale nei confronti del gruppo degli ultrà del settore distinti”. “Alla luce di queste ingiustificati atteggiamenti – continua Cecere – ad oggi non sappiamo se proseguire la nostra avventura con l’Aversa Normanna, nonostante i grandi successi di questa stagione”. “Siamo delusi per tutto ciò che è successo domenica scorsa”, fa da eco il presidente Spezaferri. “Non pagando il biglietto e pretendendo di entrare gratis allo stadio, mettendo in guardia la società da possibili gesti che potrebbero costare multe salate, contestando la stessa società con uno striscione e novanta minuti di assoluto silenzio, hanno dimostrato scarso amore verso la squadra e assoluta mancanza di rispetto nei confronti di una dirigenza che ha fatto enormi sacrifici per portare ad Aversa il calcio professionistico. Invece di sostenere i giocatori e società nel momento di maggiore orgoglio per un’intera comunità, dopo la vittoria in campionato e la conquista della finale per il titolo di Campione d’Italia, ci troviamo di fronte ad un atteggiamento incomprensibile, che potrebbe avere gravi conseguenze”.

Nei prossimi giorni, dopo la finale della poule scudetto, i massimi dirigenti granata terranno una conferenza stampa in cui esporranno le decisioni sull’eventuale loro impegno per la stagione 2008-2009.

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