PORTICO. La dialettica all’interno del consiglio comunale è il sale stesso della politica, ma a volte prende la mano senza che gli stessi consiglieri se ne accorgano.
Così il candidato sindaco Giuseppe De Simone è dovuto intervenire con una nota …al riguardo di una mia ipotetica assenza ad una riunione dei capigruppo. È completamente falsa la mia assenza alla riunione dei capigruppo. Il sottoscritto, come al solito – tiene a precisare De Simone – è arrivato puntualissimo all’appuntamento e solo dopo alcuni minuti è stato raggiunto dal capogruppo della maggioranza. Spero di non aver parlato con un fantasma, forse gli scheletri erano ben riposti negli armadi del presidente del consiglio e con il capogruppo della maggioranza in presenza del funzionario responsabile che ha redatto il verbale della riunione. Il sottoscritto – ha aggiunto l’alto ufficiale dell’Esercito – che rappresenta assieme agli altri componenti del gruppo consiliare ‘Insieme per Portico’ il 30% dei cittadini votanti di Portico, onorerà sempre gli impegni istituzionali a garanzia e per rispetto di quanti ci hanno votati. Porteremo avanti le nostre idee ed accetteremo sempre il confronto in ogni e con chiunque per esercitare il ruolo di controllo e verifica dell’attività della maggioranza che ha si i numeri per approvare qualsiasi cosa, come afferma il consigliere Mancone, ma che certo sa bene che il nostro operato sarà costantemente e scrupolosamente rivolto al controllo di tutti gli atti che essi produrranno. Proprio quest’ultimo consigliere parla e straparla – ha sottolineato De Simone – propina consigli a destra e a manca, si erge a fustigatore di chiunque gli capiti a tiro stravolgendo la realtà dei fatti in cerca di una visibilità che addirittura sovrasta quella del suo sindaco che sicuramente non lesina proclami. Una maggioranza che anche per una riunione dei capigruppo precostituisce articoli di stampa senza verificare la realtà per puro sfrenato opportunismo e superficialità in perfetta linea con le mistificazioni ,l’arroganza e la presunzione già ben collaudate in campagna elettorale. Una maggioranza – ha concluso – che in ben quattro mesi di amministrazione, attraverso il suo organo di governo, ha prodotto il nulla in continuità amministrativa con la precedente esperienza.