Question Time, Tartaglione: “Garantita ulteriore trasparenza”

di Redazione

 MARCIANISE. “Non posso che esprimere disappunto per l’atteggiamento di alcuni consiglieri comunali che veicolano messaggi distorti, unicamente per strumentalizzazioni politiche assolutamente dicotomiche rispetto al bene della collettività”.

Così Giuseppe Tartaglione, capogruppo del Pl che, all’indomani della conferenza stampa organizzata dalla minoranza, ritorna sull’approvazione del regolamento del question time.

“Non voglio replicare polemicamente agli attacchi ricevuti, – continua il consigliere del Pl – ma soltanto fornire esaustive, corrette e complete informazioni alla comunità, che in quanto centro della democrazia deve essere messa in grado di partecipare alla vita attiva della sua città. Sia chiaro che il question time lo avevamo richiesto noi, quando sedevamo sugli scranni della minoranza: l’allora maggioranza lo aveva accolto positivamente,e lo avrebbe anche approvato se il Comune non fosse stato commissariato; inoltre l’abbiamo riproposto noi tra i punti cardine del nostro programma elettorale. Dunque la validità di tale strumento varia in base a chi diventa opposizione e a chi diventa maggioranza?”.

Chiarificatore, il suo intervento non manca di analizzare, e confutare, punto per punto le affermazioni pronunciate dalla minoranza sull’argomento. “Con il question time – continua Tartaglione – non vengono definitivamente abrogati gli articoli 32, 33 e 34 del regolamento delle attività consiliari, dal momento che essi, testualmente o concettualmente, vengono ripresi nel regolamento approvato. La funzione democratica di controllo e di vigilanza sugli atti amministrativi dei consiglieri comunali non viene svilita, perchè essi non vengono esclusi dai possibili interroganti o interpellanti delle sedute di question time. Il loro ruolo viene anzi supportato, mai sostituito, dalle associazioni censite sul territorio. In tal modo non soltanto si snelliscono i lavori dell’assemblea cittadina, ma soprattutto si garantisce ulteriore trasparenza alla macchina amministrativa, e ancora più democrazia alla vita politica. Così facendo si centra sicuramente l’obiettivo di fornire le risposte dovute alla collettività, che può perciò disporre di tutti gli strumenti partecipativi possibili. Questa è l’ottica di fondo che abbiamo assunto a principio ispiratore del question time, e che valorizza realmente l’essenza delle interrogazioni ed interpellanze, spesso invece utilizzate come mezzo per fare pura demagogia. Anzi in questo modo diamo corso a quelli che sono i comma 6 e 7 dell’articolo 11 dello statuto che prevedono cheogni consigliere, secondo le procedure stabilite nel regolamento sul funzionamento del Consiglio ha diritto di: formulare interrogazioni, interpellanze e mozioni”.

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