CAPODRISE. Successo della petizione popolare promossa dallassociazione politica Campania in Positivo-Pdl e dal movimento ecologista europeo “Fare Ambiente” per la “Riqualificazione ambientale, il controllo e la valorizzazione del rione San Pietro”.
E ciò nonostante le avverse condizioni climatiche che non hanno permesso un regolare svolgimento delliniziativa. Sono tanti i cittadini che hanno aderito alla petizione, tenutasi domenica 31 gennaio, significando quanto il problema sia sentito è quanto sia urgente intervenire su quel territorio.
“E stata una esperienza particolarmente interessante spiegano i promotori poiché ha permesso di stabilire un dialogo con i cittadini residenti che, invano, chiedono ormai da troppo tempo un intervento concreto da parte delle Istituzioni locali per porre rimedio ad un disastro ambientale che è sotto gli occhi di tutti. Nel promuovere questa iniziativa abbiamo appreso con sorpresa e preoccupazione quanto dichiarato dallAmministrazione Comunale su un quotidiano locale, nel quale si evidenziava che dai risultati di un sopralluogo effettuato nella zona San Pietro da esponenti del settore Ambiente della Regione, con tanto di rilievi fotografici, era emersa la presenza di rifiuti indifferenziati tra cui ingombranti e la totale assenza di rifiuti tossici o pericolosi. Ciò è assolutamente privo di veridicità e di fondamento, la verità è ben altra”.
“Nella zona San Pietro, – continuano i due movimenti- come risulta invece dai nostri rilievi fotografici effettuati proprio durante la petizione, sono presenti una pluralità di rifiuti tra cui, purtroppo, anche quelli da classificare come ‘speciali’, infatti abbiamo rinvenuto, ad esempio, tra gli altri, quello che resta di elettrodomestici, pneumatici dauto e materiale vario dato alle fiamme, materiale eternit (quindi amianto), bidoni di vernice, vari materiali di risulta, animali in decomposizione e rifiuti di ogni genere, il tutto a ridosso di terreni coltivati e a poche centinaia di metri dalle abitazioni”.
Campania in Positivo e Fare Ambiente invitano, pertanto, il sindaco e lassessore allambiente “a non considerare conclusa la pratica ma a riconsiderare con urgenza lassenso dato da loro alla ditta incaricata della realizzazione degli interventi di bonifica perché, da quanto emerso, risulta evidente che il programma dintervento da parte della suddetta ditta si basa su dati e rilievi non veritieri”. “Lamministrazione – continuano – non può e non deve attendere dunque passivamente lo svolgersi degli eventi, anzi deve porre velocemente rimedio alla mancata attività di coordinamento, controllo e verifica, che doveva essere alla base della richiesta degli interventi di bonifica sul territorio. Dobbiamo sottolineare, altresì, che la situazione di degrado ambientale che oggi devono subire i capodrisani deriva dalla totale assenza di un programma serio finalizzato al controllo ed al monitoraggio delle zone a rischio inquinamento, di un disinteresse dagli amministratori locali che sembrano non essere adeguatamente informati sulla reale natura dei materiali illecitamente sversati sul territorio”.
“Alla luce di quanto evidenziato con la nostra petizione, – concludono CiP e Fa – unitamente ai cittadini che sono stanchi di essere costretti a convivere con i problemi di un territorio agonizzante dal punto di vista ambientale, esortiamo le Istituzioni non solo ad attuare una concreta riqualificazione ambientale, ma soprattutto ad operare un controllo ed un monitoraggio responsabile dellarea San Pietro, affinché possano terminare gli sversamenti illeciti di rifiuti che hanno dato origine nel recente passato a roghi pericolosissimi per la salute dei cittadini”.