MARCIANISE. Autorevole il parterre intervenuto per applaudire Assunta Abbate detta Franca alla presentazione della sua silloge di poesie, Gocce di memoria, …
… in occasione del consueto appuntamento con Festa del libro parliamone, tenutosi giovedì 11 marzo dalle 18,30, presso la sala polifunzionale della biblioteca comunale. Esponenti della politica, della cultura, e della chiesa locale sedevano al tavolo dei relatori: ha partecipato il sindaco Antonio Tartaglione, insieme al presidente della IV commissione cultura, nonché consigliere comunale Domenico Delle Curti; il parroco del duomo, Don Paolo Dello Stritto; il professore Pio Iannitti, in veste di moderatore; la giovane archeologa, Rosanna DAnna; e Caterina Vesta, in rappresentanza dellassociazione Amici del Libro che collabora con lamministrazione nellorganizzazione dellintera kermesse.
Nella gremita sala, seduto tra gli astanti, era altresì presente lassessore alle politiche finanziarie, Angelo Raucci. Insieme agli altri, cera ovviamente Assunta Abbate, detta Franca, docente marcianisana ed attivamente impegnata presso la comunità parrocchiale del Duomo di S. Michele Arcangelo. Lautrice nel suo intervento si è raccontata, percorrendo con le parole ogni rivolo della sua anima e dipanando il filo della sua memoria di ragazza divenuta ormai donna. Parte del suo discorso è stato imperniato sullincontro con Cristo, toccante momento che ha segnato un netto cambiamento esistenziale. Approfondito il ritratto che ha tratteggiato della Abbate il sindaco Tartaglione, che non ha mancato altresì di fare un riferimento allo stato della città, ed al necessario contributo che lintera collettività è chiamata a dare per conseguire un miglioramento fattivo.
Sulla stessa lunghezza donda, il consigliere Delle Curti, che dopo aver espresso parole di stima nei riguardi della poetessa intervenuta, ha affermato: Il pubblico intervenuto rappresenta un campione della parte buona e positiva della città, quella parte dinamica e talentuosa, che vuole fare della cultura il proprio vessillo. Le indubbie doti di poetessa della Abbate e la validità della silloge sono stati i temi conduttori della presentazione di Pio Iannitti e di Rosanna DAnna. Questultima in particolare ha sottolineato come i versi di Gocce di memoria offrissero in forma sublime uno squarcio della realtà quotidiana e come la poesia rappresenti il miele che aiuta a sopportare meglio quello che alle volte è lamaro percorso della vita.