Scalo merci, 26 operai senza lavoro dopo passaggio di cantiere

di Redazione

 MARCIANISE. I 26 dipendenti della Cmrs dello scalo merci di Marcianise, a seguito del nuovo affidamento della lavorazione manutenzione carri, ad una nuova società, sono stati di fatto espulsi dal ciclo produttivo.

Lo denuncia Andrea Crimaldi, segretario regionale della Ugl Trasporti A.F.. “Per la prima volta nel mondo del lavoro, – spiega il sindacalista – un committente, Trenitalia, società a totale partecipazione statale, non prevede nel nuovo contratto di affidamento che, al passaggio di produzione, si assorbe anche la manodopera che vi lavora. Affidamenti che vengono dati con una discrezionalità sospetta, sullo sfondo, capitolati tanto bassi che non permettono continuità contrattuale, dove assumere regolarmente diventa praticamente impossibile. E questo lo scenario nel ‘meraviglioso’ mondo della logistica integrata in terra di lavoro. Inaugurato, in pompa magna nel 1992 con ingenti impegni di denaro pubblico, dove si prevedeva il cuore pulsante del trasporto merci sul ferro per l’intera nazione, oggi è un deserto. Paradossalmente, notiamo nei progetti della Divisione Cargo di Trenitalia un totale arretramento nelle attività, a favore di chi non è dato sapere. L’assenza, negli anni passati una vera politica sul trasporto merci in Campania ha prodotto i suoi effetti, assistiamo ormai inermi a continui passaggi di cantiere che paradossalmente generano disoccupazione locale. Come Ugl insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali respingiamo con forza tale atteggiamento e chiediamo agli organi preposti, Provincia, Regione, Magistratura di intervenire per fare emergere le responsabilità e del perche gli accordi di programma di sviluppo del 1992, che tanto sono costati in termini economici e ambientali al territorio, non sono stati rispettati”.

“I passaggi di cantiere – aggiunge Crimaldi – si fanno e si sono sempre fatti senza nessuna pregiudiziale sui nomi delle ditte o della loro provenienza geografica, garantendo continuità di passaggio alla nuova ditta delle maestranze. Non è possibile avallare le intenzioni di Trenitalia Cargo, che in sede di prefettura ha ribadito che non è un suo problema ma è un problema della ditta subentrante, anzi la stessa Divisione ha confermato le nostre preoccupazioni, dichiarando che nell’impossibilità, dovuta alle leggitime proteste dei lavoratori, che assume ormai un carattere sociale, ha trasferito le attività nelle officine di Verona con buona pace di tutti. Se tale inaccettabile strategia si affermasse, il problema non riguarderebbe più i 26 lavoratori della Cmrs ma l’intero comparto degli appalti di manutenzione ferroviaria per proseguire con i ferrovieri interessando una platea molto più vasta. Se i precedenti Governi della Regione Campania e della Provincia di Caserta sono stati poco attenti, confidiamo sull’attuale Governo della Regione per rivedere l’accordo del 1992 per una reale prospettiva di sviluppo logistico-integrato e manutentivo Ferroviario, nello scalo merci di Marcianise. A difesa dei livelli occupazionali e delle aspettative dei lavoratori, delle loro famiglie e della loro terra”.

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