MARCIANISE. Intervenga subito lassessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, per scongiurare il pericolo di chiusura dello scalo merci Maddaloni-Marcianise.
La situazione è diventata insostenibile e presto molte famiglie si ritroveranno sul lastrico. Trenitalia ha abbandonato lo scalo merci più grande dItalia e non crede più in nessun piano di rilancio. E un duro colpo al sistema produttivo del nostro territorio, perchè Trenitalia ha puntato decisamente su Verona. E una situazione altamente drammatica, dovuta anche al fatto che i convogli merci lungo la tratta Milano Reggio Calabria non fanno più fermate nello scalo casertano e sono stati sospesi gli allestimenti dei convogli destinati alla Sicilia. Non si può perdere altro tempo e solo il neo assessore casertano può fermare linarrestabile processo che porta diritto alla morte dellinterporto.
Con uninterrogazione urgente, Angelo Polverino (nella foto), consigliere regionale del Pdl chiama in causa direttamente il super assessore voluto dal parlamentare Nicola Cosentino, senatore ed ex Presidente del Cira di Capua. Dei 700 dipendenti, a Maddaloni Marcianise ne sono rimasti circa 400. Con i propositi di dismissione da parte di Trenitalia precisa il Consigliere – non ci sarà più spazio per loro. Tutti gli investimenti si faranno al Nord. Tempo un mese e sarà tutto definito. Per questo motivo, lunico che potrebbe invertire la rotta è solo lassessore Vetrella.
Le parti sociali ed i lavoratori in agitazione hanno accusato la politica di essere assente rispetto ad un problema così serio. E vero che la composizione degli esecutivi alla Provincia e alla Regione è stata lunga e travagliata, ma adesso ci sono i riferimenti. Bisogna solo capire aggiunge Polverino – se quello che sta succedendo allInterporto fa parte di un disegno precostituito che parte dallalto con la complicità della politica e che vede ancora una volta svenduto il nostro territorio o cè la volontà a risolvere la questione. Ripeto, lunico che può chiarirlo è solo lassessore Vetrella. Limpianto principale della logistica provinciale non può più perdere pezzi. Il centrodestra in campagna elettorale è stato chiaro. Il rilancio dellintermodale tuttora costituisce uno dei pezzi forti su cui investire una parte delleconomia casertana. Non vorrei conclude il pidiellino – che si registrasse il primo fallimento targato Caldoro. In passato ed in tempi non sospetti sono stato il primo a lanciare lallarme. Ora davanti a noi ci sono due strade. Quella che porta alla ripresa e quella che va nella direzione del totale fallimento. Non ci sono alternative.