Capodrise, Fattopace a Pontillo: “Non siamo nel far west”

di Redazione

Giuseppe FattopaceCAPODRISE.Pietro Pontillo descrive Capodrise come se fosse un far west: in questo modo non fa altro che arrecare un danno alla città”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Capodrise, Giuseppe Fattopace, in riferimento alle dichiarazioni dell’ex assessore.

“La sicurezza in città è sempre stata una delle priorità di questo governo cittadino – afferma Fattopace – e a dimostrarlo sono i fatti. Proprio lo scorso giugno il primo cittadino ha partecipato alla riunione in Prefettura del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, insieme all’assessore al ramo Carmine Eduardo Volpicelli e al comandante della Polizia Municipale di Capodrise Arnaldo Luciano. Alla riunione erano presenti tutti i vertici delle forze dell’ordine:Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Obiettivo della stessa è stato quello di mettere in evidenza la necessità di intensificare i controlli nella città di Capodrise, prestando particolare attenzione proprio alla zona 167, citata dall’ex assessore Pontillo. L’Amministrazione aveva infatti precedentemente allertato le forze dell’ordine attraverso lettera al Prefetto di Caserta inviata in data 6 maggio 2010. La convocazione ad opera del Prefetto, avvenuta proprio in seguito alle numerose segnalazioni da parte di questa Amministrazione, ha avuto quindi l’obiettivo di discutere soprattutto delle problematiche inerenti la 167. Dalla riunione è emersa un’ampia disponibilità da parte delle forze dell’ordine che hanno predisposto l’intensificazione dei controlli nel quartiere”.

“Anche in passato – continua il sindaco – numerosi sono stati gli incontri con le forze dell’ordine, proprio per attuare un piano di controllo ‘a misura della città di Capodrise’ e garantire così maggiore tranquillità ai cittadini. L’impegno sul fronte sicurezza di questa amministrazione va anche nel settore degli appalti con l’adesione, lo scorso anno, al Protocollo Legalità sugli appalti stipulato tra il Prefetto di Caserta, Provincia, Comune di Caserta, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Caserta e i legali rappresentanti delle stazioni appaltanti interessate. Il sottoscritto aveva firmato il documento in Prefettura con l’obiettivo di garantire con strumenti efficaci la legalità, la trasparenza nelle procedure concorsuali d’appalto e tutelare così il sistema delle imprese dal rischio di infiltrazione camorristica. Capodrise è stato inoltre uno dei primi Comuni ad aderire alla Stazione Unica Appaltante , alla presenza del ministro degli Interni Roberto Maroni”.

“Ancora una volta quindi, – conclude Fattopace – sono i fatti a smentire affermazioni assolutamente strumentali. Ormai la sensazione è che in troppi pensano alla 167 esclusivamente come serbatoio di voti e quindi fanno a gara a dire sciocchezze inverosimili pur di accaparrarsi (secondo loro) qualche voto in più. In effetti, parlare proprio questa estate di rapine e furti a Capodrise significa vivere da un’altra parte”.

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