RECALE. La carenza di fondi in cui versano le scuole medie continua a suscitare un acceso botta e risposta fra la maggioranza e lopposizione.
Il sindaco Americo Porfidia e lassessore Andrea Mastroianni fanno a scaricabarile ed il Laboratorio Politico di aver strumentalizzato il problema. Patrizia Vestini, socio del laboratorio, ribatte: Siamo sorpresi dallimprovviso interessamento del sindaco al tema. Tutti i problemi che gli sottoponiamo vengono sistematicamente ignorati e non abbiamo mai avuto il piacere di ricevere una risposta. Evidentemente portare a conoscenza dellopinione pubblica, attraverso un capillare volantinaggio, le difficoltà in cui versano le casse delle nostre scuole ha scosso lequilibrio del sindaco. La figuraccia che hanno fatto non ha eguali ma questo non giustifica i continui attacchi al Laboratorio da parte del sindaco. Non abbiamo strumentalizzato la problematica. Fare politica significa sottolineare quanto non va. Fare politica significa evidenziare gli sperperi del pubblico danaro. Fare politica significa interessarsi di come i ragazzi possano crescere nellambito scolastico. Il sindaco sembra in arrampicata libera su una parete di specchi e scomoda chiunque in cerca daiuto. Persino il dirigente scolastico è stato scomodato ed invitato a riparare il danno dimmagine fatto allamministrazione; il dirigente si è lanciato in un accorato appello di sostegno alloperato del sindaco, forse per solo dovere istituzionale. Penso che il dirigente sia da troppo poco tempo a Recale per essere a conoscenza dell’operato di questo sindaco e di questa amministrazione e di quanto poco venga fatto per la scuola, per il sociale e per il benessere del paese tutto.
Sulla stessa linea lintervento di Francesco Errico: Il polverone sulla questione è stato sollevato dallo stesso sindaco che si è sentito ferito dalla massiva operazione dinformazione pubblica. Più volte abbiamo discusso di scuola ed istruzione in consiglio comunale ma non abbiamo avuto risposta. Scesi in piazza abbiamo avuto lonore di veder risolta unemergenza. Il sindaco ha però continuato ad essere impreciso nellattacco. Sulla stampa ha addirittura ammesso di aver appreso dai giornali della situazione economica delle scuole. Ha in pratica ammesso di dedicarsi a Roma e non a Recale. Si è poi contraddetto dicendo che il dirigente è stato frettoloso in quanto l’amministrazione aveva previsto un pagamento in unica soluzione. Sapeva o non sapeva delle difficoltà economiche? Ha inoltre affermato di aver risolto il difetto di comunicazione fra dirigente scolastico ed Ente. Ha chiarito al dirigente che i problemi vanno affrontati con il sindaco e non con un assessore e vicesindaco qualunque. Insomma segno questo che è unamministrazione in cui il sindaco la fa da padrone! Segno che abbiamo toccato un nervo scoperto e quindi laccusa più stupida che potessero farci è quella di strumentalizzazione.