RECALE. Una seduta consiliare, quella di lunedì, che poteva sembrare monotematica ma che in realtà, in seguito alle interrogazioni presentate dallopposizione, ha presentato diversi momenti di acceso dibattito.
Uno dei punti incandescenti è stata linterrogazione presentata dal Pdl guidato da Marcello Isidoro (nella foto) e quella presentata da Filiberto Gianoglio. La delibera di giunta 194, relativa alla revoca dellincarico di responsabile dellarea economico-finanziaria al dottor Nicola lombardi, è stata fortemente contestata perché vista come uno spietato duello tra sindaco e funzionario con lo scopo di giungere allallontanamento di questultimo. Il sindaco ha più volte tentato di ostacolare la discussione in sede di Consiglio Comunale tentando persino lallontanamento del pubblico in nome della privacy.
La determinazione dei consiglieri del Pdl si legge in una nota dei berlusconiani ha consentito di dimostrare che il sindaco durante tutta la vicenda, che vede nella delibera solo il suo atto finale, non appare mai in prima persona; come se volesse far sembrare che è stato costretto ad accettare certe decisioni. In realtà la vicenda parte con una sospensione dellincarico, poi si passa ad un invito alla revoca dellincarico mosso dal segretario comunale per poi giungere alla delibera di giunta. Lopposizione ha sottolineato lillegittimità della delibera stessa. La nomina di responsabile dellarea economico-finanziaria era stata fatta tramite decreto del sindaco a settembre del 2009. Il sindaco è lunico a poter nominare o revocare la nomina di responsabile. A Recale si è giunti addirittura ad avere una Giunta che annulla un decreto del sindaco. fanno sapere dallopposizione Considerato che la revoca non compete alla giunta, la delibera è nulla e lincarico non potrebbe essere revocato. Il fatto che il sindaco, che doveva essere lunico responsabile di un tale provvedimento, sia stato assente alla seduta di giunta, è segno che lui stesso sapeva dellillegittimità della delibera. Si è quindi comportato come Ponzio Pilato lavandosene le mani e lasciando che gli assessori se ne assumessero la responsabilità.
I consiglieri dopposizione hanno inoltre contestato la nomina a sostituto, nella delibera 195, del ragioner Giovanni Battista Maddaluna. Il ragionier Maddaluna hanno detto gli esponenti del Pdl ha già lavorato nellanno 2003-2004 presso il comune di Recale ed è stato più volte segnalato, nei consigli comunali dellepoca, come fosse poco presente ed addirittura, negli stessi orari, risultava a lavoro sia al comune di Recale che in quello di Capua. Se dubitavamo del suo dono dellubiquità erano certe invece le mensilità che percepiva da entrambi gli enti comunali. Tra laltro il suo è statopresentato solo tre giorni prima della nomina e quindi parte di un piano ben orchestrato. Come mai non si è proceduto allistituzione di un bando di concorso in modo da dare la possibilità a professionisti di Recale di lavorare per lente? Nessuna risposta abbiamo ricevuto, soltanto sorrisini forse da attribuire al nervosismo.