AVERSA. Le voci riguardanti lopposizione da parte del Consigliere regionale Giuseppe Sagliocco alla realizzazione ad Aversa di un centro emotrasfusionale si rivelano del tutto infondate.
A chiarire la sua posizione in merito è lo stesso Sagliocco che puntualizza: La realizzazione di un centro emotrasfusionale ad Aversa ha trovato da sempre il mio pieno appoggio. Fin dalla presentazione, da parte della Costantini, del piano di rientro dal disavanzo, come da accordo Stato Regione, che presuppone il riordino e le modifiche anche strutturali dei Presidii ospedalieri per ridurre il disavanzo e la spesa sanitaria, il sottoscritto ha sposato lidea di realizzare ad Aversa un centro emotrasfusionale. Il mio impegno, però, non si è limitato alle sollecitazioni per lemodinamica ma ha abbracciato una serie di iniziative che mirano a restituire al Moscati di Aversa la funzionalità e lefficienza che spettano ad un presidio ospedaliero che serve unutenza molto vasta che si aggira sulle duecentosessantamila unità. Non a caso, sono stato il promotore della visita al Moscati dellassessore regionale Montemarano, delegato alla sanità, affinché potesse rendersi conto personalmente delle emergenze dellospedale aversano ed assumere impegni precisi per il suo rilancio. Impegni che, in verità, finora mi risulta siano stati completamente disattesi e per il rispetto dei quali siamo pronti a batterci ed a mettere in atto ogni iniziativa, anche clamorosa, che possa permetterci di raggiungere lobiettivo. Che è quello, innanzitutto, di vedere nuovamente assegnati al Moscati i fondi previsti dallart. 20, persi per lassoluta incapacità manageriale della passata gestione dellAsl Ce 2 e di riportare ad Aversa la neurochirurgia sottratta a questo Presidio in maniera incomprensibile. Per quanto riguarda, poi, specificamente il centro emotrasfusionale, alcuni giorni fa ho incontrato il dottor Misso, nostro concittadino trasferito apposta dal San Sebastiano di Caserta per la realizzazione del centro, al fine di documentarmi sullo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del centro. Mi meraviglia, dunque, che cronisti disattenti o volutamente distratti ignorino il mio impegno a favore non solo del centro emotrasfusionale ma di tutto il sistema sanitario locale. Tuttavia, non mi lascerò scoraggiare da strumentali attacchi e continuerò a fare esattamente quello che ho fatto fino ad oggi.