MARCIANISE. La Dia ha sequestrato beni per un valore di oltre 2 milioni di euro ai clan camorristici casertano dei Casalesi e dei Belforte.
A Nicola Cecere, 60 anni, di Aversa, fratello di Paolo Cecere, ritenuto affiliato al gruppo dei casalesi capeggiato da Vincenzo Zagaria e Francesco Biondino, è stato sequestrato un terreno nel comune di Minturno (Latina), nella frazione Infante-Contrada Morici, sul quale è situtato un immobile di 12 vani, di un valore di circa un milione di euro. Cecere, detenuto dal 1999, nel 2008 fu condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere per concorso con alcune persone di nazionalità francese e belga per reati contro la pubblica amministrazione.
A Vittorio Musone, 58 anni, di Capodrise, considerato uno dei capi dei Belforte (conosciuti anche come “Mazzacane”), sono stati invece sequestrati numerose auto,un appartamentole e quote del capitale sociale ed i beni della Arcaica costruzioni s.r,l, impresa edile con sede legale in Capodrise e quote e beni della Tethys Coastruzioni S.r.l. con sede legale nello stesso comune casertano. Musone, detto “‘O Patanaro”, è detenuto a Viterbo, dove sta scontando una condanna fino al 2013 per estorsioni ai danni di imprenditori.