Rapinavano tir fra Toscana e Lazio: indagini partite da rapina a Marcianise

di Redazione

 MARCIANISE. Operazione “Wild Roads” della squadra mobile di Caserta che ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, …

… su richiesta della Procura sammaritana, nei confronti dei componenti di un’associazione dedita alla commissione di rapine e sequestri di persona, perpetrati prevalentemente in danno di autotrasportatori.

Secondo gli investigatori della mobile diretta dal vicequestore Angelo Morabito, i membri dell’associazione, prevalentemente della provincia di Caserta, assaltavano gli autotreni durante le ore notturne, nelle aree di sosta della rete autostradale A1, tra la Toscana ed il Lazio, sequestrando, dopo brutali violenze, gli autisti, ed i loro mezzi carichi, che poi venivano rilasciati nel casertano, dopo alcune ore e dopo avere trafugato il carico degli autotreni.

In carcere sono finiti:Raimondo Borrelli, 43 anni, Carmine Di Donato, 22, Guido Verde, 58, e Ugo Russo, 43,tutti residenti a Castel Volturno (Caserta), Vincenzo Mazzola, 40, di Melito (Napoli), eRaffaele Pianese, 66, di Giugliano (Napoli). Ai domiciliari: Mihail Sandulescu, 28 anni, originario della Romania e residente a Castel Volturno, e Michele Anselmo, 54 anni, di Pagani (Salerno).

LE ACCUSE. I destinatari della misura cautelare in carcere sono gravemente indiziati di avere costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di rapina e sequestro di persona, in particolare in danno di autotrasportatori, nell’ambito della quale, secondo gli inquirenti, Borrelli ricopriva il ruolo di promotore ed organizzatore e gli altri sodali i ruoli di partecipi ed esecutori materiali. I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono indagati per tentata rapina (Sandulescu) e ricettazione (Anselmi).

LA RAPINA ALLE POSTE DI MARCIANISE. Le indagini condotte dalla squadra mobile, svolte mediante mirate attività di intercettazione telefonica ed ampi e costanti servizi di osservazione e pedinamento (che hanno consentito in un caso di recuperare l’autoarticolato e la merce rapinata e in un’altra occasione di evitare che una rapina già programmata venisse portata a termine), sono iniziate in seguito ad una rapina compiuta il 3 agosto 2009, ai danni di un ufficio postale di Marcianise, che aveva fruttato circa 100mila euro, da parte di Vincenzo Mazzola, in concorso con due complici allo stato rimasti ignoti.

Raimondo Borrelli Carmine Di Donato Vincenzo Mazzola

Raimondo Borrelli

Carmine Di Donato

Vincenzo Mazzola

Raffaele Pianese Mihail Sandulescu Guido Verde

Raffaele Pianese

Mihail Sandulescu

Guido Verde

Ugo Russo

Ugo Russo

AUTOTRASPORTATORE A CAPO DELLA BANDA.

L’attività investigativa, scrive in una nota il procuratore aggiunto Luigi Gay, ha consentito di rivelare l’esistenza di un pericoloso e stabile sodalizio dedito alla consumazione di rapine in danno di autotrasportatori secondo un collaudato e prestabilito modus operandi indicativo della professionalità dei partecipi, che, al fine di eludere le attività di indagine, utilizzavano, per la programmazione dei reati, utenze telefoniche cellulari deputate esclusivamente a tal fine e si avvalevano di un linguaggio convenzionale, che avrebbe tratto in inganno l’eventuale ascoltatore. In particolare, Borrelli, approfittando delle informazioni acquisite in occasione dei viaggi compiuti in qualità di autotrasportatore, segnalava gli autotreni carichi, fermi nelle aree di sosta situate sull’autostrada A1, soprattutto nella zona compresa fra la Toscana ed il Lazio. Mazzola, Di Donato, Verde, Russo, Pianese e, almeno in una circostanza, Sandulescu, ricevuta la segnalazione, raggiungevano il luogo indicato e, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitacolo, assalivano con brutale violenza l’autista che veniva sequestrato, anche per alcune ore, e si impossessavano dell’autotreno e del carico.

LE RAPINE. Le indagini hanno consentito di accertare la commissione di una rapina ai danni di un autotrasportatore proveniente dalla Germania, aggredito nella notte del 21 ottobre 2009 all’interno dell’area di servizio “Chianti Sud” dell’autostrada A1 ed hanno consentito di recuperare il carico di 375 scatoloni di capi di abbigliamento che, sulla base di accordi presi immediatamente dopo la commissione della rapina con Mazzola, doveva essere consegnato a Michele Anselmo. La notte del 4 novembre 2009, inoltre, il tempestivo intervento degli uomini della squadra mobile – in costante vigilanza e pronta ad intervenire, mediante un continuo e professionale monitoraggio delle utenze telefoniche sottoposte ad intercettazione – ha consentito di evitare che fosse portato a termine analogo assalto in danno di un autotrasportatore, non individuato, che sostava nel piazzale antistante l’Hotel Pavone di Cassino. In quell’occasione erano, infatti, controllati, appostati all’interno del piazzale, Verde, Di Donato e Pianese a bordo di una motrice (verosimilmente destinata ad agganciare il rimorchio rapinato), Russo e Sandulescu a bordo di un’autovettura, all’interno della quale detenevano materiale inequivocabilmente destinato a commettere la rapina e, in particolare, un apparato elettronico necessario per neutralizzare il sistema di sicurezza di rilevamento gps di cui, solitamente, sono muniti gli autoarticolati.

BRUTALE RAPINA A DUE CONIUGI PENSIONATI. Di Donato e Russo, in concorso con una persona allo stato non identificata, infine, nella notte del 5 novembre 2009, dopo essersi introdotti all’interno di un’abitazione di Castel Volturno, consumavano una rapina ai danni di due pensionati, uno dei quali invalido al 100%, che venivano brutalmente aggrediti, al punto di provocare ad una delle vittime la frattura di due costole.

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