Rifondazione Comunista: ad Aversa vince la mozione Vendola

di Redazione

Gabriele VedovaAVERSA. Anche ad Aversa, così come sta avvenendo in buona parte d’Italia, si è tenuta la tornata di sezione per preparare il settimo Congresso Nazionale di Rifondazione Comunista.

Come da consuetudine, sul tappeto le mozioni per il Congresso, stavolta sono cinque, che tendono a dividere il popolo rosso di Rifondazione e a proporre anche scenari che potrebbero portare all’ulteriore suddivisione della Sinistra italiana. Ad Aversa le presenze sono state di alto “lignaggio”, visto che a presentare le mozioni sono arrivati dei veri e propri pezzi da “novanta” di Rifondazione Comunista.

La mozione numero 1 che fa capo all’attuale Segretario Nazionale ed ex Ministro Paolo Ferrero è stata infatti presentata da Enrico Milani, Assessore Provinciale a Caserta ed ex segretario provinciale del Prc. La mozione numero 2, quella riconosciuta come la mozione di Niki Vendola, ha visto la presentazione dell’ex deputato Peppe De Cristofaro. La mozione numero quattro, conosciuta come documento Bellotti della componente di Falce e Martello è stata presentata dall’aversano Giovanni Savino, del coordinamento nazionale dei Giovani Comunisti coadiuvato da Margherita Colella del Coordinamento nazionale per la scuola pubblica.

Alla fine la componente che fa capo a Vendola, sostenuta anche dal segretario di sezione Gabriele Vedova, ha visto 68 voti e 8 delegati eletti, quella di Falce e Martello ha racimolato 15 voti e 2 delegati e quella di Ferrero ha visto 8 voti con proprio il casertano Enrico Milani eletto quale delegato. Nell’ambito dei lavori congressuali sono venute fuori le forti contraddizioni di questa fase particolarmente delicata per la sinistra italiana, ancora sotto choc per la sconfitta elettorale, con Ferrero che vagheggia una Federazione della Sinistra e una sorta di scissione all’interno del suo gruppo che addirittura pare non voglia prendere parte al Congresso (notizia questa delle ultime ore), Vendola che invece punta ad una Costituente della sinistra con la creazione di una nuova identità, quasi una scomparsa dell’attuale partito per una riformulazione su strutture partitiche già esistenti (Mussi e PD potrebbero essere le spiagge di arrivo) e Bellotti che invece con il suo forte nucleo giovanile tenta a ripartire dalla piazza, risvegliando la base, mettendo al centro della lotta politica il lavoro e lo studio.

Non ha partecipato ai lavori assembleari Mimmo Rosato, che per Rifondazione e Comunisti Italiani è stato candidato alla carica di sindaco di Aversa, ma che non è iscritto al partito.

Di certo questo Congresso si presenta non proprio al meglio visto le polemiche dei giorni scorsi sulle false tessere registrate in Calabria, dove nella sola città Reggio Calabria sono state sbandierate ben 1600 tessere, contro i circa 3000 voti raggranellati dal partito, in coalizione, alle ultime elezioni, ma in tutta la provincia. Un ennesimo segnale, se mai ve ne fosse bisogno, dopo anche i bluff dei Congressi locali del Partito Democratico, che il marcio della politica ormai si è fatto strada ovunque e che l’abbandono della stessa politica da parte della gente è più che mai giustificato.

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