AVERSA. Ci rammarica leggere alcune dichiarazioni che mettono ancora in discussione la validità e la composizione del coordinamento comunale eletto in modo unanime con il contributo di tutto il Pd aversano, a partire da quello del consigliere provinciale, nonché della direzione provinciale.
Non tarda ad arrivare la replica del gruppo giovanile del coordinamento comunale del Pd di Aversa alle dichiarazioni di Rodolfo Parisi, il quale ha annunciato di autosospendersi dal partito se non sarà ripristinata la legittima aspirazione dei 3600 cittadini aversani delle Primarie del 14 ottobre e chiesto di indire a settembre unassemblea di chi sente di appartenere al Pd per dimostrare che Parisi è stato sconfitto dal suo partito ma non dai suoi elettori.
I dirigenti Michele De Chiara, Speranza Capolungo, Carlo Schiavone sottolineano: Mercoledì scorso il coordinamento comunale del Pd di Aversa, convocato ai sensi del regolamento provinciale, ha democraticamente ed in modo inequivocabile eletto Francesco Mincione presidente con 35 votanti su 40 membri e Mariano DAmore segretario cittadino con 30 votanti su 40 membri. Appare opportuno ricordare che le candidature di Mincione e DAmore, risultati eletti, furono presentate solo dopo il rifiuto e la netta chiusura da parte di pochi interventi dellaccorato e ripetuto appello allunità rivolto dalla maggioranza dei presenti, tra i quali quelli di Diana, Caputo, Mincione, DAmore, Corvino e Gatto.
Tornando alle dichiarazioni di Parisi, i componenti del coordinamento si augurano che non accada mai più che si metta in discussione la validità di una partita quando non viene vinta, soprattutto da parte di chi ha preteso che nella riunione si passasse al voto lasciando cadere laccorato appello allunità di tutte le anime del Pd di Aversa. Chi ha voluto a tutti i costi la strada del voto su due proposte diverse, opponendo un netto rifiuto alla nostra ricerca dellunità, ora non può disconoscere il risultato democratico della votazione a cui hanno preso parte quasi tutti i membri del coordinamento, compreso lo stesso consigliere provinciale.
E sulla richiesta di intervento, avanzata da Parisi, del presidente della Provincia e coordinatore provinciale del Pd, Sandro De Franciscis, commentano: Non è certamente una pagina di politica nuova arrivare a chiedere pretestuosamente interventi autoritari dallalto per annullare una decisione democratica del Pd di Aversa. In un partito le decisioni democratiche vanno rispettate anche se non condivise. Sarebbe sbagliato demonizzare una decisione democratica, maggioritaria, come opera di pochi. Se fosse così perché lelezione ha registrato un largo consenso maggioritario?.
I giovani democratici, infine, auspicano che tutti, e tanto più chi ha cariche pubbliche, sappiano contribuire a creare, anche con un linguaggio sereno e sobrio, una forte tensione unitaria ed un pacato confronto tra idee e proposte politiche eventualmente diverse. Nostra ferma volontà è lavorare ad Aversa tutti assieme nel pieno rispetto reciproco, anche qualora ci siano valutazioni politiche diverse, nella costruzione del nuovo partito in modo forte ed aperto a tutti. Noi giovani membri del coordinamento comunale, che nel Pd vorremmo ascoltare linguaggi sereni e rispettosi, restiamo fiduciosi sulla possibilità di collaborare tutti assieme a far crescere nel miglior modo il Pd di Aversa e creare una valida alternativa al centrodestra.