AVERSA. Il Comitato Salute ed Ambiente ha consegnato presso il protocollo del Comune di Aversa le prime 365 firme a sostegno della diffida rivolta allEnte affinché si avvii finalmente la raccolta differenziata nel territorio comunale.
“La sottoscrizione – si legge in una nota del Comitato – continua con grande successo e nei giorni a seguire saranno via via protocollate le ulteriori diffide sottoscritte dai cittadini sempre più esasperati dalla inadempienza colpevole dellamministrazione. Il governo ha proclamato la fine dellemergenza rifiuti: il Comitato Salute e Ambiente ritiene che solo tra un anno si potrà valutare adeguatamente se lemergenza è davvero finita, ma in ogni caso ogni amministrazione comunale deve fare la propria parte e avviare senza nessun ritardo la raccolta differenziata.
Il Comune di Aversa, invece, si segnala per inerzia e incapacità di affrontare il problema. Le uniche concrete iniziative messe in campo sono le due isole ecologiche nate per iniziativa di volontari: niente è stato fatto per incrementare al massimo questo tipo di iniziativa, per informare i cittadini, per gestire al meglio le isole che si presentano troppo spesso sporche e ingombre. E stato presentato un piano per la raccolta differenziata: ben 9 mesi dopo linizio di una drammatica emergenza. Il piano afferma quello che è chiaro ed evidente: che lobiettivo del 35% di raccolta differenziata si può raggiungere in 30 giorni, che incrementando al massimo la raccolta si ha un abbattimento dei costi del servizio e di conseguenza un risparmio notevole per i cittadini, colpiti in questi giorni da un ulteriore aumento del 20% della Tarsu, imposto senza nemmeno informare i cittadini dei motivi dellaumento. In altri termini, significa che lincapacità ad agire del Consorzio e del Comune si è tradotto in un aggravio dei costi della Tarsu (il 40 % in due anni) e in un danno allambiente e alla vivibilità del Comune di Aversa. LAmministrazione non ha vigilato nemmeno sul rispetto del contratto stipulato nel 2005 con