AVERSA. Incidente Ciaramella: una dinamica ancora tutta da chiarire. Oscure le modalità che hanno determinato la morte del diciannovenne Luigi Ciaramella, avvenuta giovedì 31 luglio alle 7.40 circa, sulla provinciale che conduce ad Ischitella.
Significative, comunque, le poche risultanze emerse a seguito dellincidente, ad iniziare dalla deviazione improvvisa che il giovane è stato costretto ad effettuare rispetto al normale senso di marcia. Cosa ha potuto determinare il cambio di direzione poi rivelatosi fatale? Questa mattina ci siamo recati col padre del ragazzo, il signor Biagio Ciaramella, sul luogo dellaccaduto ripercorrendo, allo stesso orario, il tragitto fatto da Luigi quella maledetta mattina. Lo stesso Biagio che nei giorni scorsi ci ha inviato dei filmati realizzati sul posto.
La prima cosa che abbiamo potuto riscontrare è il passaggio a quellora di svariate macchine, in taluni casi a velocità molto sostenute. Questo fa, in primo luogo, riflettere sul fatto che è assai improbabile che nessuno possa aver visto laccaduto, in modo tale da poter fornire particolari sul medesimo.
Altro dato che emerge immediatamente è la presenza sulla destra (direzione Ischitella) di un accesso ad un podere che fiancheggia la strada,occultato dalla sterpaglia che copre i margini della stessa e che rende tale ingresso quasi invisibile a chi procede in macchina per recarsi sul litorale. Si potrebbe ipotizzare che proprio da questingresso, in uscita, possa essere accaduto qualcosa che ha obbligato il ragazzo ad effettuare la manovra che lha portato sul ciglio dellaltra carreggiata.
Una decina di metri più avanti, inoltre, sempre sulla destra cè una strada dalla quale ci si immette sulla provinciale. Tale strada è caratterizzata dalla presenza di uno stop indicato da una segnaletica, sia verticale che orizzontale, in cattivo stato e che meriterebbe di essere sostituita con una più adeguata. A riguardo abbiamo avuto modo di constatare come il segnale di stop non sia molto tenuto in considerazione e non è escluso che tale trascuratezza possa aver avuto anchessa un ruolo nellincidente risultato poi letale per Luigi.
Infine, altro elemento evidente dal sopralluogo fatto stamattina, il più evidente, quello che poi in conclusione si è rivelato esiziale per lo sfortunato giovane, è la presenza quasi sul ciglio della carreggiata sinistra, quella sulla quale il giovane ha dovuto indirizzare la propria autovettura, di un palo per la diffusione dellenergia elettrica dal diametro notevole e fra laltro rinforzato da un altro palo agganciato al primo ed entrambi poi affiancati da un paletto della segnaletica verticale indirizzata verso chi proviene dal litorale. Se a questo aggiungiamo che il ciglio della carreggiata sinistra in questione vede la presenza di un fosso stretto ma decisamente profondo e lungo più di venti metri va da sé che è scontato ricavare linadeguatezza, la pericolosità e quindi lilliceità dello stato in cui versa questa strada provinciale che richiederebbe immediati interventi di messa in sicurezza, onde evitare ulteriori drammi.
Tornando più strettamente alla dinamica, da escludere, o comunque estremamente improbabili, eventuali malori o un colpo di sonno, godendo il ragazzo di ottima salute e avendo già svolto il lavoro di bagnino che lo portava a svegliarsi presto, (tra laltro Luigi nel corso della stagione scolastica accompagnava con un pulmino i bambini a scuola).
Inoltre, Luigi non aveva fatto bagordi con gli amici la sera precedente e a quanto pare era anche uno sportivo, con la passione per il ballo.
Quindi: cosa è potuto succedere? A rendere ancora più insistente questa domanda, che sta diventando comprensibilmente ossessiva per i coniugi Ciaramella, è poi il fatto che sulla fiancata destra della macchina del giovane, ora posta sotto sequestro, sarebbero stati riscontrati dei segni di vernice blu che la macchina prima non aveva. Un contatto con un altro automezzo?
Intanto, Biagio Ciaramella non demorde. La sua battaglia per chiarire la dinamica che ha causato la morte dellamato figlio continua.