Marcianise. Dopo la denuncia di alcuni volontari circa il presunto maltrattamento riservato in questi giorni ai randagi del rifugio sanitario di via Casa del Bene, il sindaco Antonio De Angelis ha deciso di approfondire la questione, chiedendo innanzitutto al dirigente di settore una relazione in merito.
Questultimo ha sottolineato che quello documentato è da considerarsi un episodio isolato.Come da lui riferito, ai cani ospitati viene fornita assistenza diuturna dal personale addetto, verificata, tra laltro, periodicamente da ispettori regionali preposti; mentre le cure necessarie sono garantite quotidianamente dai veterinari dellAsl Ce, a cui è demandata la gestione del servizio di ricovero sanitario. Lo stesso ha poi chiarito che anche lasporto delle carcasse viene effettuato tutti i giorni dalla ditta affidataria che vi ha provveduto anche nella giornata documentata dai volontari, sebbene in un momento successivo a quello a cui si riferiscono le foto.
Per un puntuale ed approfondito riscontro dei fatti, il sindaco De Angelis, di concerto con lassessore Biagino Tartaglione, ha inoltre richiesto chiarimenti per iscritto al funzionario Asl addetto al canile, ed ha coinvolto la commissione ambiente, presieduta da Paride Amoroso, invitandola ad effettuare ad horas un sopralluogo.
Il consigliere Amoroso, dal canto suo, ha però puntualizzato: A inizio agosto abbiamo tenuto una riunione con i volontari, che presiedono unassociazione no profit e che hanno sollevato il caso, mostrando piena disponibilità a collaborare sinergicamente in favore dei nostri amici animali. Avevamo loro richiesto di presentare quanto prima una richiesta di protocollo dintesa per la gestione delle adozioni dei cuccioli e dei cani sani, ospitati presso il rifugio marcianisano. Avevamo inoltre ribadito che listanza sarebbe stata prontamente accolta. Ad oggi però non abbiamo ancora ricevuto nulla. Per questo, sollecito i volontari a dare seguito a quanto concordato durante quellincontro.
Lassessore Tartaglione ha invece chiarito: Siamo attenti ai randagi ed ai loro bisogni, come attestano le iniziative che ognuno di noi, componenti dellamministrazione, promuove, anche a titolo personale. Per questo, non potremmo mai consentire che sul nostro territorio, così come nel rifugio di Maddaloni, dove io stesso mi reco spesso per controllare le condizioni di permanenza degli ospiti, si verifichino casi di maltrattamento. Se questo dovesse essere avvenuto a via Casa Del Bene, non esiteremo ad agire individuando i responsabili ed adottando tutti i provvedimenti consequenziali.
In proposito, la fascia tricolore: Andremo fino in fondo a questa vicenda. Abbiamo a cuore la tutela degli amici a quattro zampe e stiamo lavorando affinché, alla stregua di quanto già avvenuto in alcuni Comuni della Provincia, la questione randagismo possa trovare una positiva risoluzione con progetti mirati promossi di concerto con lAsl Ce.