Le suore vanno a pregare in spiaggia

di Redazione

padre Antonio RungiMONDRAGONE. Per pregare meglio, in un ambiente più fresco e salutare per il fisico e lo spirito, un convento di Suore si è “spostato” sulla spiaggia.

L’idea è nata da padre Antonio Rungi, missionario passionista, cappellano delle Suore di Gesù Redentore, Colonia Stella Maris, in Mondragone (Ce). “Con la proposta della recita del santo rosario in spiaggia è nata -precisa padre Rungi – una vera e propria esigenza di fare della spiaggia un luogo di preghiera permanente durante questo periodo estivo. Per la cappella all’aperto sono stati issati due gazebi sulla sabbia e come supporto logistico alle celebrazioni sono a disposizione due cabine. Di giorno la struttura a pochi metri dal convento serve per i bagnanti, alla sera per la preghiera delle suore e dei villeggianti, che sono numerosi in questo inizio di agosto. Il caldo torrido di questi giorni – continua padre Rungi – ha suggerito alla madre superiora del convento, suor Paola Leone, d’intesa con il cappellano di fare della spiaggia nei momenti solitari, soprattutto alla sera un oratorio pubblico a cielo aperto. Ieri sera iniziando questa positiva esperienza sulla spiaggia sotto i gazebo erano circa 200 fedeli. Segno evidente che la formula convento-spiaggia è gradita ai villeggianti e alle suore anche per pregare e non solo per pernottare e trascorrere la vacanza. La prossimità della solennità dell’Assunta – ha continuato padre Rungi, che segue il centro di ascolto estivo – richiede una maggiore attenzione ai valori dello spirito e il luogo migliore in una città balneare per rendere visibile la propria fede e la propria devozione mariana è la spiaggia, dove anche di sera numerosi villeggianti fanno una passeggiata sulla battigia o sul lungomare. Qui a Mondragone l’usanza è molto seguita. Tutto il lungomare è luogo di passeggio all’imbrunire fino a tarda serata. Siccome da oltre un anno abbiamo avviato il Cenacolo di preghiera con le Suore di Gesù Redentore nel loro convento, situato a pochi metri dal mare (10 metri circa) quest’estate abbiamo pensato di smistare in luoghi più freschi, frequentati e visibili i momenti della preghiera comunitaria. L’esperimento è ben riuscito e la partecipazione dei fedeli, giovani, adulti ed anziani è buona e in continua evoluzione. Segno chiaro di una speciale attenzione ai valori spirituali e alla cura della proprio interiorità da parte delle religiose e dei villeggianti, nonché dei residenti, in questo periodo estivo”.

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