MONDRAGONE. L’Associazione House Hospital onlus, il Cnr e l’Asl Ce2, in collaborazione con il Consorzio Icaro, l’Associazione Umana, l’Intergruppo Melanoma Italiano ed il Comune di Mondragone effettueranno gratuitamente ai cittadini, sabato 18 e domenica 19 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, visite e nevoscopie a bordo dell’Hospital Car.
Il direttore socio-sanitario dell’Associazione House Hospital onlus, Emiliana Gemellini, ha sottolineato: “La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace nel ridurre sensibilmente la mortalità per il melanoma. L’incidenza è aumentata notevolmente in tutto il mondo compreso in Italia dove è di circa 1 caso su 8 mila abitanti. Il melanoma rappresenta uno dei tumori più temibili per la possibilità di metastatizzare a carico di organi importanti e per la diminuzione dell’età media di insorgenza; infatti, rappresenta la neoplasia maligna più frequente nelle donne tra i 25 anni ed i 30 anni di età. Grazie alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, la sopravvivenza a 5 anni è migliorata passando dal 60 per cento di circa 40 anni fa all’attuale 85 per cento. La diagnosi precoce è importante perchè il melanoma iniziale riconosciuto ed asportato tempestivamente presenta una guarigione nel 100 per cento dei casi. Esporsi con cautela al sole e rivolgersi il più presto possibile al medico in caso di macchie sospette, sono due accorgimenti semplici. Ma possono fare la differenza tra una completa guarigione e lo sviluppare un tumore (il melanoma) che può diventare anche mortale. L’incidenza del melanoma negli ultimi anni è aumentata di oltre 30 volte seconda soltanto a quella dei carcinomi, ma che è di rilevanza sociale nettamente superiore per l’elevato indice di mortalità. I dati europei del 2006 hanno registrato 60mila nuovi casi di melanoma e 13.200 morti, con i maschi in leggera prevalenza rispetto alle femmine. Purtroppo questo è un tumore molto resistente alla chemio ed alla radioterapia, per cui intervenire precocemente è fondamentale. Se si arriva al medico quando il melanoma è ancora sottile la sopravvivenza a distanza di 5 anni è superiore al 90 per cento per gli uomini e di circa il 100% per le donne. Ma se l’intervento è tardivo, la sopravvivenza crolla al 65% per le donne e al 40 per cento per gli uomini. In Italia, i nuovi casi per melanoma sono passati dai 5/7 ogni 100mila abitanti di circa 30 anni fa ai 10/30 casi attuali, mentre la massima incidenza è compresa tra i 30 ed i 60 anni. Negli ultimi anni, comunque, a fronte di una impennata di nuovi casi, la mortalità è rimasta relativamente stabile, intorno al 15-20%. Oltre ad esporsi al sole in maniera responsabile, e alle visite di controllo periodiche – continua Gemellini – rimane comunque importante controllare periodicamente la propria pelle: il cambiamento improvviso di un neo, la comparsa di nuovi nei o macchie o il prurito e il sanguinamento di una lesione cutanea sono sempre segnali che richiedono una visita dermatologica”.
Il sindaco del Comune di Mondragone Achille Cennami ha sottolineato: “Scopo del Progetto Occhio al Neo è quello di: aumentare la sensibilità della popolazione nei riguardi dei tumori della pelle; diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce; rendere più facile l’approccio del cittadino alle metodiche diagnostiche; educare i cittadini alla salute, di incoraggiare stili di vita e comportamenti corretti; incidere sulla riduzione della migrazione extraregionale e nazionale dei cittadini della Provincia di Caserta e della Regione Campania, indicando precisi indirizzi per assicurare un ottimale trattamento delle lesioni tumorali”.