MONDRAGONE. Domenica 14 Dicembre è stato presentato il programma “Natale a S.Angelo”, Il Suono di Jubal – il sacro suono del mondo popolare. I giorni 26, 27 e 28 Dicembre sono state organizzate tre serate musicali a partire dalle ore 21.00 presso la parrocchia di S. Michele Arcangelo.
«L’iniziativa – dichiara il presidente Antonio Taglialatela – è sostenuta e promossa, tra gli altri, dall’amministrazione provinciale di Caserta.»
Orchestra Napoletana “Quanno nascette Ninno” 26 Dicembre 2008
L’Orchestra Napoletana si compone di un tenore e cinque musicisti (mandolini, mandole, chitarre), tutti professionisti diplomati al conservatorio di Napoli, provenienti da una cultura musicale che sconfina tra il repertorio classico e quello popolare.
La Compagnia di Matrone (O’ Lione) “La cantata di Natale” 27 Dicembre 2008
Il Concerto de “La Compagnia di Matrone” con i suoi musicisti e i suoi cantanti prende spunto da quelle che sono le più pure e incontaminate tradizioni del Natale per portarle al pubblico in questo magico periodo. La Compagnia è formata da dieci componenti: Voci, Chitarra battente, Flauto / Ciaramella, Tammorre, Violoncello, Mandolino / Mandoloncello, Attrici / Attori.
Carlo Faiello Le Voci di Jubal 28 Dicembre 2008
Le Voci di Jubal nasce dal bisogno di un artista, amante delle proprie tradizioni, di proporre un evento musicale dedicato a Jubal, progenitore di tutti i suonatori, capostipite del Suono Sacro.
Il concerto fa proprio un repertorio musicale “eclettico”, che spazia dal repertorio Liturgico diffuso nel Meridione d’Italia, alla Musica Popolare del Mezzogiorno, dei Canti di Tradizione Orale a quelli Religiosi, dalle musiche di influenze Ebraiche alle sonorità Mediorientali. Le Voci di Jubal è, innanzitutto, Suono Universale, rivendicazione della necessità di utilizzare le tradizioni musicali del Sud del Mondo per UNIRE I POPOLI (da qui l’idea di chiamare l’evento Le Voci di Jubal) per trovare tra di essi gli elementi coagulanti e di grande aggregazione. La realizzazione del progetto nasce a Napoli, “Terra di Frontiera”, cerniera tra due diverse concezioni della vita e dell’universo, tra la ricchezza dell’Occidente e l’assordante povertà dei paesi abbandonati a se stessi; e proprio per la sua posizione esso ha il dovere di offrirsi come “Ponte tra due Mondi”. “Le Voci di Jubal” vuole essere un progetto che si propone di promuovere la Musica come “Cultura dell’Integrazione”, come coabitazione tra Popoli e Religioni, come desiderio di accogliere l'”Altro”. “Le Voci di Jubal” vuole incoraggiare un incontro tra sistemi aperti, capaci di scambi e modifiche recipro-che attraverso azioni atte a promuovere il superamento del sentimento di non appartenenza e la consapevolezza della considerazione del punto di vista dell’altro come importante quanto il proprio.
Nasce da queste premesse il progetto musicale “Le Voci di Jubal”, con il tentativo di conciliare la Musica Popolare con il Canto Gregoriano, gli Inni Sacri con la Tarantella (cosiddetta Liturgica), le liriche Bizantine con le “Cantilene” Ebraiche.
Oggi più che mai c’è la necessità di sostenere momenti importanti nella storia delle culture “diverse”, a qualsiasi popolo essi appartengano, e non c’è veicolo migliore della Musica, perché la “Musica ricavata da una materia tragica – non è più la bellezza ad essere spiegata, ma il mondo: per questo dalla musica sgorga il pensiero tragico che racconta e sembra voglia contraddire la bellezza che la stessa musica offre.” – Nietzsche. Il Concerto tenterà, quindi, la difficile strada dell'”essere schierati”, non tanto a favore di una forza politica, quanto a favore dell'”obbligo della Memoria”. La Memoria come unica arma contro l’omologazione di una società senza radici…
Le Voci di Jubal come Speranza di un messaggio di Pace; giacché siamo tutti figli dello stesso SUONO… Lo spettacolo prevede la presenza in scena di Carlo Faiello con sette musicisti, una cantante/attrice, una ballerina.