Stage formativo del Pedagogico presso il Centro Laila

di Redazione

Centro LailaMONDRAGONE. Volge al termine la positiva esperienza dello stage formativo, progettato e seguito dal professor Antonio Rungi, presso il Centro Laila di Mondragone, ospitato presso il Convento dei passionisti.

La prossima è l’ultima settimana di impegno didattico “Con i bambini e per i bambini” che hanno visto lavorare insieme i responsabili del Centro Laila, quattro docenti delle liceo socio-pisco-pedagogico e delle scienze sociali e circa 50 studentesse, appartenenti alle classi IV/ e V/A e IV/B. Quaranata ore, 10 per ogni docente per seguire e coordinare lo stage presso il Centro Laila che ospita un Centro diurno per l’Infanzia e case famiglia. Le studentesse hanno lavorato con progetti mirati che sono staturiti dagli studi teorici e che hanno visto la pratica attuazione in questo stage formativo.
La partecipazione è stata collegiale da parte delle studentesse fortemente motivate per vivere di persona, anche se per un periodo limitato, l’esperienza di essere vicino ai bambini, soprattutto quelli che più necessitano di assistenza. Il Centro Laila è entrato in funzione da oltre un anno ed opera presso la struttura dei padri Passionisti di Mondragone, destinato a tale scopo da padre Antonio Rungi e del suo consiglio provinciale nel periodo in cui padre Rungi era superiore provinciale dei passionisti della Provincia religiosa dell’Addolorata, che comprende il Lazio Sud e la Campania.
La struttura conventuale dei Passionisti, che accoglieva la scuola statale del Liceo socio-piscopedagogcio una volta che la scuola si era trasferita presso una struttura in Via Asti, sorta per civili abitazione, ritornva alla sua precedente finalità di accogliere i bambini e l’infanzia abbandonata, funzione che aveva svolt egregiamente dal 1962 al 1983 con il Convitto San Giuseppe, gestito direttamente dai religiosi. Dal 2006 la struttura dell-ex-convitto e scuola statale (rimasta sempre di propeietà dei Passionisti) è stata destinata a questo scopo sociale, concretizzando il carisma del fondatore dei passionisti, san Paolo della Croce, di venire incontro alle tante povertà morali e materiali del territorio.
Il convento che è stato ristrutturato in buona parte per accogliere i bambini, certamente necessita di ulteriori miglioramenti. Cosa non facile da realizzare stando alle difficoltà economiche degli Enti locali che spesso dilazionano i tempi di pagamento delle rette quotidiane per l’ospitalità che il Centro Laila assicura ai minori in difficoltà. Tuttavia, il Centro Laila rimane oggi l’unica realtà dell’accoglienza dell’infanzia sul territorio di Mondragone, dopo che si sono registrate nel tempo sistematiche chiusure di convitti e case famiglie.
I circa 30 bambini che costituiscono il centro diurno del Centro Laila ricevono quella assistenza, anche minima, ce non potrebbero avere diversamente, trattandosi di bambini di colore e figli di emigrati dal terzo e quatro mondo, i cui genitorivivono, quando ci sono, lungo il litorale domizio. Rapporto famiglia, scuola e centro Laila è quanto si riesce a fare con i bambini che alla sera ritornano nelle rispettive famiglie per mantenere il contatto quotidiano con i genitori ed i parenti.
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