MONDRAGONE. Giovanni Schiappa, capogruppo consiliare di Forza Italia-Pdl, interviene sul braccio di ferro che da numerosi mesi intercorre fra l’amministrazione Cennami e la polizia municipale.
“Siamo senza parole per quanto sta accadendo nei confronti dei Vigili Urbani. Ci troviamo di fronte ad un accanimento insensato e senza motivo di cui qualcuno dovrà rispondere di fronte alla Corte dei Conti. Rimaniamo veramente stupiti circa il comportamento del Primo Cittadino e dellintera maggioranza di centrosinistra che pur in presenza di una sentenza a sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione datata 2007 che dà pienamente ragione alle richieste dei Vigili Urbani, nonché dinanzi ad una deliberazione della Sezione Regionale di Controllo per la Campania della Corte dei Conti dello scorso mese di febbraio, continuano imperterriti a non riconoscere le spettanze relative al festivo infrasettimanale.
Nello specifico il Sindaco Cennami ha intrapreso un contenzioso con i Vigili che sicuramente rischia di vedere perdente lEnte e, quindi, i cittadini di Mondragone è giusto che sappiano perché accade tutto ciò e, soprattutto, che gli stessi si rifiutino di pagare con le proprie tasche lincompetenza e la testardaggine non giustificata di qualche amministratore.
Riteniamo che le motivazioni vadano ricercate nella malafede del centro sinistra cittadino che sta caratterizzando lazione di governo, ovvero nel fatto che questa maggioranza se da una parte ritiene che tutto quanto è stato fatto in precedenza sia stato illegittimo ed illegale, dall’altra è convinta che i Vigili Urbani debbano essere presi in considerazione soltanto per essere puniti e, di ciò, non ce ne voglia lUdc che, in tale vicenda, è stata brava soltanto a far finta di voler difendere la Polizia Municipale.
Ebbene, continuando così, Cennami e Co. un risultato lo stanno conseguendo: stanno mandando allo sbando totale il Comune di Mondragone, i suoi uffici, i propri dipendenti e lintera attività amministrativa.
Infine, non ritenendo possibile ignorare una sentenza di portata storica come quella del 2007 relativa alla materia specifica, né tantomeno ritenendo possibile non considerare la ferma intenzione da parte della Corte dei Conti di demandare tale materia alla contrattazione, a chi – ormai quasi da un anno – prova a farci credere di amministrare, consigliamo di ascoltare con attenzione le indicazioni del Segretario Generale che, pur mostrando grandissima competenza, troppe volte è stato bypassato da una bassissima politica”.