Museo Civico, rinvenuto fonte battesimale medievale

di Redazione

MONDRAGONE. Dopo la staffa di cavallo, una ulteriore sorprendente scoperta ha premiato la IX campagna di scavo in corso sulla Rocca Montis Dragonis, diretta dal Direttore del Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”, Luigi Crimaco, …

… ovvero il rinvenimento di un antico fonte battesimale medievale. Le operazioni di trasporto, eseguite nella giornata di giovedì 24 settembre,sono state possibili grazie alla fattiva ed indispensabile collaborazione del Comitato della Festa Patronale di San Michele, presenti sul luogo in quanto impegnati a montare l’illuminazione del Castello.
“Si tratta di una bellissima scoperta archeologica -commenta Crimaco – sulla quale ci riserviamo, dopoi necessaristudi, di pronunciarci in modo completo e definitivo. Ad una prima analisi possiamo affermare che forse si tratta di un fonte battesimale medievale, ma è opportuna la cautela. Quello che sicuramente mi preme è formulare un vivo ringraziamento al parroco di S. Angelo Don Roberto Gutturiello, presente anche lui durante le operazioni di recupero del reperto archeologico. Senza l’aiuto dei componenti del Comitato Festa di S. Angelo non sarebbe stato possibile riportare immediatamente al Museo questo importante testimonianza del passato”.
Il fonte battesimale è stato trasporto lentamente dalla sommità del Castello fin dalle prime ore della mattinata ed è giunto in località Cantarella verso le ore 15.00 quando il reperto è stato preso in custodia dagli operai del Comune Giuseppe Rao e Vincenzo Crimaldi. Sotto la supervisione della restauratrice del Museo, la dottoressa Marianna Musella, il reperto è stato poi collocato nella sala medievale, posta al secondo piano, che ospita anche lo stemma dei Duca Grillo.
“Ritengo che con la scoperta di questo importate reperto archeologico di epoca medievale. – commenta il sindaco Achille Cennami – Confermiamo una vocazione di eccellenza del nostro Museo Civico e della sua Direzione Scientifica.Ringrazio anche io la comunità di Sant’Angelo, nella persona del parroco don Roberto Gutturiello, per il prezioso aiuto datoalla nostra equipe scientifica nell’operazione di salvataggio del reperto da parte dei componeneti il Comitato Festa e mi piace sottolineare come il fonte battesimale possa essere già visto nelle sale del nostro Museo.La continua collaborazione con la Soprintendenza Archeologica,attraverso la persona della dottoressa Ruggi d’Aragona, ci permette di mettere in risalto quanto di bello e prezioso la nostra storia di ha lasciato, a noi il compito di metterlo all’attenzione di tutti”.
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