Strage di animali in via Sancello: dieci cani avvelenati

di Antonio Taglialatela

 MONDRAGONE. C’era chi li aveva salvati dalla strada, offrendogli, nei limiti delle proprie possibilità, un riparo ed un pasto quotidiano, ma nel loro già triste destino hanno trovato la morte per mano di ignoti.

Sono stati uccisi, con delle polpette avvelenate, i dieci cani randagi che Veronica e il suo fidanzato curavano in un terreno abbandonato a Mondragone, in via Sancello. Ogni giorno arrivavano da Napoli per dargli da mangiare e fargli compagnia. Non era soltanto un gesto di amore verso gli animali, loro consideravano ormai quegli animali come una famiglia, come dei figli. L’ultimo cagnolino, “Cipo”, lo avevano trovato in quello stesso terreno, chiuso in un cassetto, aveva solo un paio di mesi, lo hanno visto crescere, hanno udito il suo primo abbaio.

“Abbiamo ricevuto tante minacce ma non abbiamo mai mollato”, dice Veronica. “A qualcuno forse davano fastidio o davamo fastidio noi, e ha deciso di sterminarli, ha fatto una strage e questa strage ha sconvolto letteralmente la mia vita, ha trafitto il mio cuore”.

 Cipo, Cipa, Bamba, Nanà, Wisky, Bobby, Bianca, Scamby, Scambina, Indy, questi i nomi dei dieci piccoletti uccisi da un veleno mischiato a della carne macinata. Un vero e proprio tranello mortale per i cani, uno strazio per chi si prendeva cura di loro.

I due ragazzi hanno denunciato l’episodio presso la locale caserma dei carabinieri, che sono intervenuti nella zona per effettuare i rilievi.

“Vogliamo giustizia, forse per gli altri sono solo dei cani, ma per noi erano dei figli che ci hanno ucciso”, gridano i due giovani, che invocano massimo impegno da parte delle forze dell’ordine e si appellano all’amministrazione comunale e alle associazioni affinché vengano puniti i responsabili.

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Redazione
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