MONDRAGONE. Gli agenti del commissariato di Castel Volturno, coadiuvati da personale della squadra mobile di Caserta e dai reparti prevenzione crimine, nellambito di unoperazione antidroga coordinata dalla Dda di Napoli, …
… hanno eseguito quattro provvedimenti di fermo nei confronti di Roberto Lucci, 22 anni, Francesco Friani, 19, Elis Gero, 22 anni, di origini albanesi, Ferdinando Longobardi, 20 anni. Sono accusati di avere costituito unorganizzazione criminale dedita allillecite attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, operante a Mondragone che, nel corso del tempo, ha trasformato la villa comunale di Mondragone, luogo di aggregazione giovanile, in una importante piazza di spaccio dove assuntori di sostanze stupefacenti, provenienti anche dalle zone del basso Lazio, si rifornivano di cocaina, crack, hashish e marijuana.
Infatti, proprio nei pressi della villa comunale di Mondragone, nei mesi scorsi, la squadra investigativa del commissariato di Castel Volturno ha effettuato larresto di numerosi spacciatori. Operazioni che hanno consentito di accertare lesistenza di una fiorente e redditizia attività di spaccio, cui erano dediti anche minorenni, che aveva trasformato un tranquillo luogo di aggregazione di giovani e famiglie in un supermercato della droga, dove i tossicomani, nelle ore più disparate del giorno e della notte potevano rifornirsi della sostanza stupefacente, potendo contare sulla costante presenza di e numerosi pusher che si alternavano in veri e propri turni di servizio.
Le indagini hanno permesso anche di svelare il frasario ed il linguaggio criptico utilizzato dai spacciatori che usavano termini convenzionali con il quale indicavano la sostanza stupefacente di volta in volta definita pacchetti di sigarette, pizza, pittura per tinteggiare. Ricostruito anche il modus operandi del gruppo arrestato questa mattina: alcuni di essi provvedevano al confezionamento della sostanza stupefacente, in particolar modo la cocaina, racchiusa, solitamente, in carta cellophane di colore verde trasparente, mentre i venditori, anche attraverso contatti telefonici, si recavano presso labitazione dove venivano preparate le dosi che, prelevate, venivano destinate ai diversi pusher che provvedevano allo spaccio allinterno della più volte indicata villa comunale.
Proprio il 15 settembre scorso, la polizia aveva fatto irruzione in una abitazione di via Deledda, a Mondragone, utilizzando una scala con la quale avevano raggiunto il balcone sito al primo piano, ed avevano sorpreso in flagranza di reato Donato Pagliuca, detto Renato, Antonio Zazzera, detto Tonino o mellone, Ilir Gero e Patrizia Campaiola, questultima affittuaria dellabitazione, nel mentre erano intenti a confezionare un ingente quantitativo di cocaina. Nella circostanza venivano sequestrati ben 118.08 grammi di cocaina, bilancini, denaro, carta in cellophane e quanto necessario al confezionamento delle dosi. Il 21 ottobre scorso, inoltre,
Le indagini hanno permesso di appurare come i numerosi spacciatori che operavano nellattività di spaccio allinterno della villa comunale, isola pedonale, i cui ingressi sono muniti di appositi ostacoli in ferro che impediscono laccesso ai veicoli, si avvalevano di numerose vedette che segnalavano lavvicinarsi ovvero lingresso allinterno della piazza di spaccio delle forze dellordine.
Nel provvedimento restrittivo eseguito questa mattina, i magistrati della Dda di Napoli fanno riferimento anche ad un grave atto intimidatorio, riguardo al quale sono tuttora in corso le indagini finalizzate allindividuazione degli autori, di cui non si esclude che potesse avere quale obiettivo reale uno degli investigatori della squadra investigativa impegnato nellindagine.