Stipendi non pagati, dipendenti ex GeoEco in agitazione

di Redazione

Sede ex GeoEco TeverolaAVERSA. Dipendenti dell’ex GeoEco, oggi Articolazione Territoriale Ce2, in stato di agitazione. I servizi di igiene ambientale erogati a rilento ai comuni.

Caotica la situazione, con l’intervento delle forza dell’ordine per sedare gli animi, presso l’autoparco di Santa Maria Capua Vetere e presso gli uffici amministrativi di Teverola.

“Ci scusiamo con tutti i cittadini del bacino dell’ex consorzio GeoEco – dichiara Giulio Testore, del sindacato della Fiadel – ma ormai il tutto non è più sostenibile. Da alcuni mesi riceviamo le mensilità con gravissimi ritardi. Adesso addirittura per quanto concerne lo stipendio di Agosto è tutto fermo e non ci è dato sapere se e quando lo riceveremo. Gli operatori si trovano in grandissime difficoltà economiche, poiché in alcuni casi non hanno più neanche i soldi per recarsi sul posto di lavoro. Ci sono le famiglie da mantenere ma questo evidentemente ai vertici non interessa. A ciò uniamo che il parco automezzi dell’attuale Articolazione Territoriale Ce2 è vecchio, e per la maggior parte andrebbe addirittura rottamato, e qui si pretende ancora che si faccia un servizio. Non ci sono le buste per la differenziata, non ci sono le scope, ormai non c’è più niente, e quello che si riesce a fare, lo si fa, grazie all’abnegazione della maggioranza dei lavoratori. Non dimentichiamo poi i debiti che i comuni hanno maturato con il consorzio che superano abbondantemente i 50 milioni di Euro. Una cifra che se rientrasse nelle casse dell’Articolazione risolverebbe gran parte delle questioni. Eppure nonostante tutto i sindaci, cioè coloro che dovrebbero essere i tutori delle legalità, continuano a prendere i soldi dai cittadini attraverso la Tarsu e a non pagare neanche i canoni correnti. Perciò, esasperati da questo atteggiamento delle istituzioni, che ormai hanno creato solo un sistema punitivo nel confronto degli operai, ai quali però oltre allo stipendio, non versano da mesi gli oneri previdenziali e non pagano, nonostante li trattengano dallo stipendio, i soldi da dare alle finanziarie per i mutui contratti, facendo risultare (al danno la beffa!) gli stessi operai cattivi pagatori. Se a ciò aggiungiamo una comunicazione ufficiale del responsabile dell’Articolazione Territoriale Ce2, in cui si dispone che il giorno 17 settembre verrà erogato il 60% di stipendio soltanto per i lavoratori della 608/1996 ed ex ord. 01/1999 il quadro è completo. Dunque 150 persone su quasi seicentocinquanta dipendenti prenderanno parte dello stipendio, e gli altri? Niente. Insomma si vuole innescare una guerra tra poveri, e questo non possiamo né accettarlo né consentirlo”.

Intanto, la Fiadel, che aveva già proclamato lo stato di agitazione, comunicandolo alla Prefettura, è riuscita ad ottenere un incontro con il generale di divisione Mantini, responsabile dell’Articolazione Territorale Ce2. “Abbiamo chiesto al generale – conclude Testore – e per questo ringraziamo anche l’ausilio datoci dalle Forze dell’Ordine, di indire un tavolo tecnico entro martedì presso la Prefettura, alla presenza del Prefetto, del responsabile del Consorzio Unico, Stancanelli e dello stesso generale Mantini, affinchè siano convocati i sindaci morosi. Se questo incontro non dovesse esserci, e non si arrivi a soluzioni immediate, provvederemo a fare sit in di protesta e manifestare anche sui siti di discarica di Ferrandelle, Maruzzella e al CdR di Santa Maria Capua Vetere, comportando così gravissimi disagi pure alla città di Napoli”.

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