AVERSA. Il presidente dellAccademia Italiana Domenico Cimarosa manifesta il proprio disappunto sulla mancata riedizione di A spasso con la storia, che lo scorso anno raccolse numerosi consensi tra la cittadinanza.
Lamail inviata in redazione.
29 Settembre 2007: ricordate la manifestazione A Spasso con
Mi è capitato spesso, ultimamente, di dover sostenere, con alcuni di quei fortunati partecipanti (circa 300 persone non riuscirono ad entrare nel circuito degli spettacoli), un dialogo per me imbarazzante. Domanda a bruciapelo: «Ma questanno non ripetete A Spasso con
Attraverso spesso via Drengot per raggiungere il mio luogo di lavoro e, credetemi, stringe il cuore vedere come si presenta ora, con lincrocio su via Riccardo dAversa ostruito dai rifiuti, e ripensare allatmosfera magica che si respirava quella sera di un anno fa quando, grazie ai sacrifici personali dei membri delle associazioni organizzatrici, quei luoghi furono restituiti agli antichi splendori.
Perché la manifestazione non è stata ripetuta? Sarebbe troppo facile e limitativo chiamare in causa la negligenza e linerzia dellAmministrazione Comunale la quale, comunque, non è scevra di responsabilità. Sarebbe anche esercizio ozioso ricordare che Aversa è attanagliata da ben altri problemi. Fatto sta che malgrado gli entusiasti proclami del primo cittadino, malgrado i segnali incoraggianti del mondo della cultura, benché sia stato ampiamente provato e documentato il gradimento di chi ha partecipato alla manifestazione e, infine, anche se leco di una serata in cui non sembrava di essere ad Aversa è giunta fino al profondo nord della penisola, non cè stata la volontà politica, limpegno culturale, la mentalità civica di favorire il ripetersi di un evento che aveva richiamato ad Aversa centinaia di non aversani.
Le ragioni di tanta idiosincrasia per avvenimenti che danno lustro ad Aversa sono complesse, criptiche, a volte misteriose ma, secondo me, sono tutte riducibili ad un comune denominatore: Aversa non sa fare cultura. Non è mai stata acquisita la mentalità del turismo culturale, non esiste una programmazione culturale, non si ammette apertamente la validità di certe manifestazioni e, malcostume difficilmente estirpabile ma notoriamente indegno, si tende a favorire il piccolo evento che serve a dar visibilità al politiconzolo di turno.
Aversa non è stata neppure capace cosa proposta più volte dalle associazioni culturali aversane di canalizzare le corpose energie di un associazionismo attivissimo verso la produzione di informazione, la programmazione di attività di formazione, la sensibilizzazione verso il vergognoso problema dei rifiuti.
La speranza è che la scomparsa di una manifestazione cosi diffusamente apprezzata ma A Spasso con
Vincenzo Maiorca