AVERSA.. Unintervista a trecentosessanta gradi sullemergenza criminalità che affligge la provincia di Caserta, e in particolare lagro aversano e il litorale domizio.
E quella che abbiamo realizzato con il senatore del Pdl Pasquale Giuliano, presidente della Commissione Lavoro del Senato, ex sottosegretario alla Giustizia ed ex vicepresidente del Comitato Servizi Segreti. Largomento iniziale ha riguardato i due agenti di polizia, Francesco Alighieri e Gabriele Rossi, morti durante un inseguimento lungo la strada Giugliano-Villa Literno, sul territorio di Casapesenna. Due eroi, vittime delleffetto indiretto del fenomeno della criminalità organizzata, ha commentato il senatore, che risponde inoltre alle polemiche sollevate dai sindacati sulla mancanza di sistemi antiribaltamento in alcune volanti della polizia, che forse avrebbe potuto salvare i poliziotti: Non tutti i mezzi hanno le stesse caratteristiche, tuttavia ho illustrato al capo della Polizia Antonio Manganelli quelle che sono le esigenze del territorio, al di là dei rapporti ufficiali, e possiamo assicurare che i mille uomini, tra militari dellesercito e forze dellordine, che arriveranno sul nostro territorio saranno forniti di mezzi adeguati e idonei ad affrontare lemergenza.
Giuliano ha poi esposto le misure che in concreto il governo può adottare per contrastare il fenomeno criminalità, tra laltro contenute in una proposta da lui stesso presentata qualche anno fa. La prima misura rappresenta listituzione a Caserta di una Corte dAppello e di una Direzione distrettuale antimafia. E opportuna riflette il senatore – se consideriamo che il 40% degli imputati a Napoli proviene dalla provincia di Caserta. Presentai questa proposta due legislature fa, poi, causa altre esigenza territoriali, era impossibile attuarla per mancanza di fondi. Oggi, però, l’esponente del Pdl ne ha riparlato con il ministro degli Interni Roberto Maroni e il ministro della Giustizia Angelino Alfano, e ritiene che ci sono buone possibilità che stavolta la proposta venga accolta. Altra misura che occorre, secondo Giuliano, è il doppio binario processuale: Bisogna stabilire per determinati reati, come quelli di camorra, delle regole diverse da quelle che valgono per reati normali, oltre ad accelerare i processi e garantire la certezza della pena. Inoltre, consentire linfiltrazione dei servizi segreti allinterno della criminalità organizzata: Solo così possiamo conoscere geografia, metodi, spartizioni e connivenze.
Non potevano mancare, tra gli argomenti trattati, le ultime dichiarazioni di Roberto Saviano, il quale si è detto sorpreso del fatto che i due grandi latitanti dei Casalesi, Michele Zagaria e Antonio Iovine, non vengano catturati nonostante siano nascosti in un fazzoletto di terra tra San Cipriano e Casapesenna, così come il gruppo di fuoco agli ordini di Giuseppe Setola e del suo luogotenente Alessandro Cirillo (o Sergente), che si nascondono a Lago Patria. Una ricostruzione, questa dellautore di Gomorra, da ritenere provocatoria per il senatore del Pdl: E da escludere qualsiasi ipotesi di non volontà di arrestare questi pericolosissimi latitanti. Mi risulta che vi è un impegno massimo per catturarli.
Sempre riflettendo sulle dichiarazioni di Saviano, Giuliano ritiene errata la ricostruzione ipotizzata dallo scrittore sulla strage di Castelvolturno in cui sono morti un italiano e sei extracomunitari, ossia che non si tratti di questioni di racket e droga ma che la camorra abbia agito per tutelare gli investimenti da compiere per la realizzazione della nuova Posillipo in quella zona, progetto in cui non rientrerebbe la comunità africana. Non credo sia unipotesi che collima con la realtà, basta solo considerare che ci sono ben 11mila extracomunitari a Castelvolturno e quindi sarebbe impossibile mandarli via. La strage rientra in unoperazione del clan per riaffermare il proprio predominio sul territorio.
Infine, parlando di connivenze, stavolta tra politica e camorra, il caso delle rivelazioni del pentito Gaetano Vassallo, ex imprenditore di Cesa (Caserta) nel ramo dello smaltimento rifiuti, che ha fatto i nomi dellattuale sottosegretario allEconomia Nicola Cosentino e dellonorevole Luigi Cesaro, entrambi di Forza Italia. Io sono convinto della moralità e dellestraneità dei colleghi in questa vicenda. Si tratta di dichiarazioni che non hanno ricevuto nemmeno lombra di una verifica, afferma Giuliano, per il quale il vero scandalo è il fatto che le stesse dichiarazioni erano già in mano ai giornalisti dopo poche ore che erano state rese. La magistratura sostiene Giuliano deve garantire la segretezza degli atti. Quello che è successo fa nutrire grossi sospetti di una campagna denigratoria a livello mediatico. Tra laltro, il senatore fa notare una incongruenza in ordine di conio nelle rivelazioni di Vassallo: Si parla di una fantomatica busta di 50mila euro che lui avrebbe ceduto nel 2001, quando leuro non cera ed avevamo la vecchia e amata lira .
Giuliano – Poliziotti morti |
Giuliano e le misure anticamorra |
Giulianosulle dichiarazioni diSaviano |
Giuliano e le dichiarazioni del pentitoVassallo |