Vedova e Monica: “Atteggiamento intollerabile del sindaco”

di Redazione

da sin. Vedova e MonicaAVERSA. In merito alla polemica nell’ultimo consiglio comunale tra il sindaco Ciaramellae ilconsigliere della Sinistra Domenico Rosato, intervengono i segretaridi Rifondazione e Comunisti italiani, Gabriele Vedova e Marco Monica.

“Innanzitutto si sottolinea che atteggiamenti di tal fatta, aggressivi e di stampo chiaramente intimidatorio, ai quali peraltro il sindaco Ciaramella ha ormai abituato tutti, non saranno più tollerati. La forma e il metodo sono sostanza, in politica; i nostri partiti ed il consigliere Rosato, in primis, hanno sempre dato prova di grande correttezza nei toni usati, non ricevendo peraltro mai uguale trattamento. Chiediamo, quindi, che, sin dal prossimo consiglio comunale, toni simili siano stigmatizzati dal presidente del consiglio comunale, cui è delegata la responsabilità del corretto svolgimento del consiglio comunale.

Per entrare, invece, nel merito delle questioni sollevate dal sindaco, nel rilevare la superficialità delle argomentazioni utilizzate, non possiamo che prendere atto che il sindaco è ormai indipendente dal suo partito di riferimento, Forza Italia. Proprio Forza Italia, infatti, quasi in contemporanea alla nostra iniziativa, fece affiggere manifesti che invitavano a presentare istanza al fine di ottenere il rimborso della Tarsu, anche se in maniera del tutto strumentale, visto che nel bilancio che di lì a poco avrebbero votato non se ne sarebbe trovata traccia concreta. I nostri manifesti, caro sindaco, possono aver contribuito all’emergenza rifiuti solo quando si sono staccati dai muri e sono caduti in terra! Siamo nel perfetto stile Berlusconiano: ha ed ha avuto i poteri per porre in essere misure concrete in grado di porre un argine alle cicliche crisi, che attanagliano la nostra città e, alla fine, le responsabilità sarebbero di chi, oltre a denunciarne il fallimento, ha messo sempre a disposizione le proprie, se pure limitate, competenze per quella che sarebbe dovuta essere la comune finalità. Davvero ridicolo!

Senza parlare di tutti i problemi irrisolti, che continuano ad esasperare la città: l’assenza di un benché minimo progetto per la città, come si evince dai numeri,che compongono il bilancio; un’ordinaria amministrazione, che sopravvive a se stessa, se solo si considera che la prossima giunta politica vedrà molto probabilmente le stesse persone di prima; quasi un gioco, che irride in maniera beffarda alle esigenze di recupero della politica e di cui Lei, sindaco, è l’espressione; l’imbarbarimento della vita cittadina, con le sue movide persistenti; il soffocamento di ogni ipotesi di intervento sul piano della cultura, con il sacrificio di iniziative, pur provenienti dalla sua parte politica, che prospettavano qualche spiraglio; il destino di spazi, quale quello dell’ ex Texas, che sarà deciso in barba alle aspettative dichiarate dai cittadini;la superfetazione di centri commerciali, che uccideranno il commercio tradizionale;l’abusivismo edilizio, che ormai non ha freni.

E non andiamo oltre. Come vede c’è poco da recriminare e da distribuire colpe all’opposizione. Caro Sindaco, per questi e per tutti i problemi gravi e irrisolti della nostra città ribadiamo l’invito. Faccia un gesto di dignità. Si dimetta”.

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