AVERSA. Arriva la soluzione ai problemi del 118 di Aversa e Trentola. Come avevano chiesto in una nota del primo settembre trasmessa allassessore regionale alla sanità Angelo Montemarano e al consigliere regionale di Fi quale presidente della commissione di controllo Giuseppe Sagliocco, …
… i medici del presidio che ha sede nel blocco direzionale di via Santa Lucia non saranno più utilizzati per sopperire le carenze dorganico del pronto soccorso dellospedale Moscati dove, dal mese di maggio, garantiscono lattività di smistamento degli ammalati secondo le patologie (triage) e i codici bianchi, depauperando lorganico del 118. al punto che le autoambulanze sono state autorizzate a viaggiare anche senza medico a bordo. A darne notizia è lo stesso Sagliocco che nel pomeriggio di martedì 30 settembre ha incontrato la manager dellAsl Ce2 nel suo ufficio del centro direzionale. Con la Costantini dice – abbiamo convenuta la necessità di potenziare sia il servizio del 118 sia quello di pronto soccorso. Di conseguenza continua – considerata la realtà esposta dagli operatori dellemergenza territoriale, messa ancora più in evidenza dagli avvenimenti degli ultimi giorni a Castelvolturno che hanno richiesto un impegno particolare del 118, la manager non ha avuto difficoltà a decidere di revocare la disposizione di utilizzo dei quegli operatori per il pronto soccorso dove si troveranno soluzioni alternative per il. triage e i codici bianchi per i quali verrà chiesto il pagamento del ticket dovuto da tempo per legge. Quanto alla querelle sulla necessità o meno di prendere in affitto per il Moscati delle sale operatorie mobili, che pure è arrivata alla sua attenzione, Sagliocco tiene a sottolineare: La questione va esaminata con attenzione, facendo una valutazione dei costi e dei benefici. Al momento di sicuro cè il fatto che lospedale di Aversa va potenziato perché ad oggi è una struttura che produce 35 milioni di deficit allanno. Un buco nero del bilancio aziendale creato dalla fuga degli ammalati verso strutture sanitarie alternative, come cliniche private e ospedali fuori regione, per ottenere le cure che non possono ricevere nellospedale aversano per una serie di motivazioni. Prima fra tutte sottolinea – il mancato adeguamento della struttura alle necessità terapeutiche e diagnostiche moderne, come ben sa lassessore Montemarano che, in occasione della visita effettuata a marzo con me alla struttura, si era impegnato a fare la sua parte per garantire allAsl Ce2 i finanziamenti necessari a realizzare gli interventi di potenziamento del presidio. Un impegno preso, ripeto, lo scorso mese di marzo al quale però, fino ad oggi, non sono seguiti i fatti pur avendo la manager prodotto in tempo utile tutti necessari. Allora conclude Sagliocco – è il caso che, invece di fare demagogia, tutte le forze politiche, davvero interessate alla riqualificazione e recupero del Moscati, facciano quadrato nei confronti di Montemarano perché mantenga gli impegni assunti.