AVERSA. Un ritorno al passato che non cambia le sorti della città. Si potrebbe sintetizzare più o meno così il giudizio del coordinatore di segreteria del Pd Gennaro Diana sulla nomina della nuova giunta politica da parte del sindaco Ciaramella.
Lepilogo della lunga telenovela della giunta Ciaramella – dichiara Diana – ha sicuramente dato ragione ad un fatto, cioè il ritorno al passato senza nessun rinnovamento. Non mi spiego infatti il protrarsi di così tanto tempo, comportando una paralisi dellazione amministrativa e lasciando la città in uno stato di degrado e abbandono. E chiaro e sotto gli occhi di tutti il gioco che è stato messo in atto dalla maggioranza: si è ricorso ad una giunta tecnica per un breve lasso di tempo, lanciando un falso messaggio di svolta amministrativa, dal momento che gli assessori tecnici sono stati utilizzati e mortificati al solo fine di trovare la quadratura degli equilibri politici fra partiti assai litigiosi al loro interno. Non è un giudizio rivolto ai neo assessori – sostiene lesponente del Pd – ma al metodo utilizzato, che ha riproposto il vecchio modo di intendere la politica. Poco o nulla è quindi cambiato rispetto a prima, con linevitabile e scontata conseguenza che il sindaco continuerà ad essere ostaggio di questa maggioranza, mentre a farne le spese sono sempre i cittadini, stufi di un malgoverno che ha già causato tanti danni alla città. Il Pd continuerà nella sua opposizione intransigente, ma nello stesso tempo urge quanto prima una riaggregazione di tutte le forze politiche di centrosinistra attraverso un tavolo al quale, a mio avviso, hanno diritto e dovere di partecipare con noi tutte le rappresentanze partitiche, che sposano un progetto alternativo e nuovo per Aversa e mi riferisco alla Sinistra, Italia dei Valori, Verdi, Socialisti Democratici, nonché i raggruppamenti civici che abbiano a cuore le sorti della città. La strada è tutta in salita ma bisogna muovere i primi passi in tal direzione per elaborare insieme un percorso che mi auguro potrà portarci a riconquistare la guida del Comune.