Rosato attacca Ciaramella: “Evita il confronto”

di Nicola Rosselli

Mimmo RosatoAVERSA. “Il sindaco Ciaramella si trincera dietro eccezioni e cavilli burocratici per impedire il confronto, richiesto da tre associazioni cittadine e da poco meno di mille cittadini”.

Mimmo Rosato, consigliere comunale de “La Sinistra” (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani), critica senza mezzi termini la decisione del primo cittadino aversano di non concedere l’utilizzo di una sala convegno nell’ex mattatoio di via Lennie Tristano a tre associazioni che ne avevano fatto richiesta: Fidapa, Comitato Salute e Ambiente e Cosadirci (Comitato Salvaguardia Diritti dei Cittadini) per questo pomeriggio con l’intento di confrontarsi sulle problematiche cittadine in vista di un consiglio comunale aperto chiesto con l’ausilio di circa un migliaio di firme, attraverso il difensore civico Nicola Cantone. Quest’ultimo ha ricevuto, nei giorni scorsi, a più riprese, diverse decine di cittadini dando vita ad una richiesta ufficiale di consiglio comunale aperto che è stata trasmessa al presidente del consesso cittadino Nicola Verde di Forza Italia. L’esponente azzurro, nel pomeriggio di ieri, ha dichiarato: “Secondo lo statuto dovrò sottoporre la richiesta al sindaco e alla riunione dei capigruppo per decidere sul da farsi. Da parte mia, considerata anche la precedente esperienza, sarei del parere di convocare una seduta di consiglio comunale istituzionale, dove sarà possibile anche deliberare decisioni in merito”. Ma le associazioni che invocavano il consiglio comunale aperto, in preparazione di quest’ultimo, hanno richiesto anche l’utilizzo della sala all’ex mattatoio. La richiesta, però, non sarebbe stata sottoscritta dai legali rappresentanti in due casi (Fidapa e Cosadirci), mentre nel terzo (Comitato Salute e Ambiente) l’associazione non risultava iscritta all’albo comunale. La stessa richiesta sarebbe stata di fatto rigettata dallo stesso primo cittadino che avrebbe, tra l’altro, scritto di proprio pugno, in calce alla stessa “Non sono i legali rappresentanti delle associazioni,…”.

“Il sindaco – afferma Rosato – non può trincerarsi dietro una falsa burocrazia e rispetto delle forme, quando, poi, è il primo a non rispettarle. Tre associazioni chiedono un luogo dove incontrarsi per una riunione. L’ex mattatoio è stato concesso praticamente a tutti in passato”.

Ma non è questa la sola accusa di mancanza di democrazia che viene rivolta a Ciaramella. Dopo la nota e criticata levata di scudi contro i giornalisti, l’avvocato Raffaele Santulli aveva organizzato un Question Time sull’argomento “ma – ha dichiarato l’ideatore dell’iniziativa – Ciaramella è stato categorico. L’udienza del Question Time non si terrà. Eppure io ero presente a quell’attacco insensato alla stampa e, pur avendo ottimi rapporti con il primo cittadino, non posso non stigmatizzare un comportamento che sa tanto di intimidazione contro chi fa solo il proprio lavoro e denunzia cose che sono sotto gli occhi di tutti”.

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Redazione
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