Freida Pinto a Ischia: “Abbattere i falsi stereotipi sull’India”

di Emma Zampella

 Freida PintoÈ arrivata ad Ischia con un obiettivo: cercare di abbattere gli stereotipi che aleggiano sulla sua nazione. A parlare è Freida Pinto, l’attrice di origini indiane The Millionairenel 2009.

Parlare solo di cinema con lei è riduttivo perché sul suo curriculum c’è scritto che è anche modella, testimonial di bellezza (è ambasciatrice L’Oreal Paris ormai da anni), tra le più richieste nel mondo, protagonista sui red carpet del festival di Cannes e degli Oscar. Parla del suo paese con la stessa forza e determinazione con cui parla del suo lavoro e della sua passione per il cinema.

“Sull’India – dice l’attrice – ci sono troppi stereotipi, io voglio combatterli con il cinema che scelgo di fare. Voglio restituireun’immagine indiana autentica. Quali sono questi cliche’? Si immaginano le indiane o tutte decorate e in attesa di un uomo che passi e le sposi o che siano tutte poverissime. Siamo cittadini del mondo come tutti gli altri e anche la violenza sulle donne per cui finiamo sui giornali di tutto il mondo, è una piaga, non la nego, ma accade anche altrove, negli Stati Uniti ad esempio la violenza domestica è ben più di un problema marginale”.

All’ Ischia Global Fest, dove ha presentato l’ultimo filmDesert Dancer, mostra tutta la sua saggezza, che va ben oltre i 30 anni che la segnano all’anagrafe: “Io voglio essere un fiume, continuare a scorrere, farmi portare dalla corrente, seguire quello che accade. Non lasciarmi andare, quello no”. Raccontando il suo percorso nel mondo del cinema, la Pinto aggiunge che “dopo‘The Millionaire’l’ostacolo principale era entrare nel cinema internazionale senza interpretare sempre lo stesso ruolo e non volevo abbandonarmi ai blockbuster. Appartenevo a una minoranza e volevo affermarmi. Ho scelto Schnabel conMirale la storia vera di una palestinese, Rula Jebreal.

In ‘Desert Dancer’ho un personaggio che piacerebbe a qualsiasi attrice. Un film difficile, certo. Soprattutto fisicamente. Mi dovevo trasformare in una ballerina, mi guardavo allo specchio e non mi sembrava di essere credibile in quel ruolo”. Fedele alla consegna del silenzio del film di Malick, che dice di aver finito da poco non svela se non che è “l’esplorazione dell’umanità in una maniera che molti trovano difficile da capire. Io stessa nei primi due giorni di set non riuscivo a entrare dentro, ero un pò sotto shock, poi ho capito che con questa storia che non posso dire Malick voleva rompere le convenzioni e alla fine sul set è stato come danzare”. Diversa l’esperienza con Allen: “Mi ha dato un appunto con poche righe dicendo: questa è la sceneggiatura, leggila e rendila tua! Un bel panico anche perché lui, come Malick, ti ha scelto pensando che sei bravissima per quel film e così tu ogni giorno del set ti senti messa alla prova, ti svegli e pensi ‘sarò all’altezza?’.

Per il film di Richard Raymond, basato sulla storia vera diAfshin Ghaffarian, il ballerino iraniano che ha sfidato le autorità danzando (nel film Reece Ritchie, presto al cinema in Hercules, lo interpreta magnificamente), Freida Pinto ha studiato danza tre mesi, con la determinazione di sempre. “Un progetto sulla libertà merita il massimo impegno. La storia di Ghaffarian è esemplare di quello che un singolo può fare per cambiare le cose. A vederlo ballare in tanti hanno sfidato il regime iraniano facendo sì che questa storia diventasse di dominio pubblico”.

Per prepararsi, tra l’altro, l’attrice indiana ha studiato danza per tre mesi, aggiungendo un’altra arte al suo straordinario bagaglio.

La sua semplicità la silegge nel coraggio del suo volto perché per lei la bellezza, parte integrante del suo lavoro, deve essere “semplice e naturale”. I lunghi capelli neri sono lasciati sciolti sulle spalle, lucidi e con una piega liscia, sul viso utilizza un khol nero per colorare la rima inferiore e dare profondità ai suoi occhi marroni, un tratto dikajal secondo la tradizione. Sugli zigomiun blush rosaappena accennato, le labbra sono morbide e idratate, al naturale o con un velo di albicocca- E’ unapaladina del nude look, ossia una curata bellezza naturale. Forse perché prima che il suo aspetto, gli altri possano guardare la sua persona e cancellare magari quei falsi miti che avvolgono il suo popolo.

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