AVERSA. Dopo le affermazioni del sindaco Ciaramella che avrebbe ipotizzato una gestione municipale delliniziativa nata come momento di pubblico incontro tra amministratori e cittadini, …
… finalizzato a far conoscere a sindaco e giunta problemi di vita quotidiana particolarmente sentiti ma poco trattati o completamente ignorati, motivando la necessità di cambiamento con la poco aderenza allidea originaria di alcuni dei temi proposti per le ultime udienze, il noto avvocato aversano Lello Santulli che ha trasferito, con opportune modifiche, il Qt dai banchi del parlamento alla sala consiliare si dichiara pronto ad uscire di scena.
Il Question time – scrive Santulli, ufficializzando in una nota stampa il suo pensiero – strumento di autentica democrazia diretta, mutuato dalla Camera dei Deputati, ha incontrato limmediato consenso del Sindaco, dei Cittadini e dei Giornalisti di tutte le testate che hanno assiduamente partecipato alle udienze con senso critico e stimoli di ogni genere e, soprattutto, senza fare sconti a nessuno. Considerato, così, il fisiologico pluralismo delle idee e delle ideologie, basterebbe questa originale e – per qualche verso – anomala collegialità di intelletti qualificati a conferire al Question Time la legittimazione ad esistere.
Gli scettici – continua la nota – e i gufatori hanno dovuto riconoscere loro malgrado, forse, la meravigliosa ratio di avvicinare de visu et de corpore il Cittadino al Potere: il primo che, finalmente, guarda in faccia al suo amministratore, lo scruta, lo incalza con le domande e con le repliche e che, addirittura, ha lultima parola in un intenso dialogo, con la certezza di essere lautentico ed essenziale protagonista di una cosa terribilmente seria, certezza che gli fa superare la timidezza da microfono e da platea.
Trattasi, tuttavia osserva Santulli – di uno schema non rigido che, nel non breve iter, infatti, ha prodotto altre interessanti esperienze. Orbene prosegue lavvocato – il Sindaco nella persona di Domenico Ciaramella ha recentemente dichiarato che detto istituto va conservato e garantito, ma trasformato nelle sue modalità di attuazione cosicché diventi uno strumento amministrativo ufficiale della città e non iniziativa di un singolo, basta quindi alla proposizione di udienze di sapore politico perché tese a valutare loperato della giunta e del sindaco. Replico ok per un Question Time istituzionale, ma pollice verso alla mordacchia. Comunque: Auguri!. Per quanto mi riguarda conclude – esco, di scena.