“The endless river”, il viaggio dei Pink Floyd

di Emma Zampella

 L’attesa sta per finire: l’album dei Pink Floyd annunciato all’inizio dell’estate è pronto. Sono stati infatti svelati la copertina ed il titolo del nuovo disco, “The Endless River”.

Un album, in uscita a novembre, che nasce dalle “sessioni musicali per ‘Division Bell’ nel 1993 – come ha spiegato David Gilmour -. Abbiamo ascoltato oltre 20 ore di musica suonata da noi 3 e abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare per questo disco, un nuovo album dei Pink Floyd da XXI secolo”.

È una sorta di ultima occasione di lavorare insieme che la band, o i superstiti di essa, si è concessa: “Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, ri-registrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album – ha spiegatoGilmour-. Rick se ne è andato e con lui anche la possibilità per sempre di rifare quei brani, quindi ci è sembrato giusto rendere disponibili, come parte del nostro catalogo, queste versioni rivisitate e rilavorate” Il tastieristaRick Wright, morto nel 2008, è il fulcro di questo lavoro.

“‘The Endless River’ è un tributo a Rick – spiega il batteristaNick Mason-, un modo per riconoscergli che ciò che faceva e come suonava era proprio il cuore del suono dei Pink Floyd. Riascoltando quelle vecchie registrazioni mi ha riportato alla mente quanto fosse speciale il suo modo di suonare. ‘The Endless River’ è essenzialmente un album strumentale diviso in quattro parti con una canzone, ‘Louder Than Words’, il cui nuovo testo è stato scritto da Polly Samson”.

Quanto alla la copertina, essa è l’immagine di un uomo che rema su un fiume di nuvole, creata daAhmed Emad Eldin, un artista digitale egiziano di 18 anni. A Londra, la copertina di “The Endless River” apparirà su un’installazione cubica illuminata alta 8 metri a South Bank, mentre in centro a Milano un poster di 500 metri quadri avvolgerà un celebre palazzo degli anni ’20, all’angolo tra via Turati e via Moscova. “Quando abbiamo visto l’immagine di Ahmed ci sono venuti subito in mente i Pink Floyd, aveva una sorta di risonanza floydiana. E’ enigmatica e aperta a varie interpretazioni, perfetta per un album intitolato ‘The Endless River'”.

LA TRACKLIST

SIDE 1
Things Left Unsaid
It’s What We Do
Ebb And Flow

SIDE 2
Sum
Skins
Unsung
Anisina

SIDE 3
The Lost Art of Conversation
On Noodle Street
Night Light
Allons-y (1)
Autumn’68
Allons-y (2)
Talkin’ Hawkin’

SIDE 4
Calling
Eyes To Pearls
Surfacing
Louder Than Words

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