ORTA DI ATELLA. Sgomberato definitivamente il campo nomadi di Orta di Atella, con la demolizione delle sedici baracche, l’identificazione delle oltre settanta persone che vi risiedevano, il sequestro di tredici moto-ape, di un ciclomotore e l’arresto di due persone colte con la refurtiva.
L’operazione, guidata dal questore di Caserta Carmelo Casabona, è stata portata a compimento, dopo un lungo e lavoro e una stretta collaborazione tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Il campo nomade della cittadina atellana, posta a confine tra la provincia di Napoli e quella di Caserta era diventato una realtà a sè stante e molto degradata, tra cumuli di spazzatura e rifiuti di ogni genere. Un vero e proprio quartiere di baracche, con delle casette di legno e lamiere poste sotto al ponte dell’asse mediano che fa da collegamento con l’hinterland napoletano. Lo stesso che alcuni mesi fa, è stato oggetto delle cronache, per l’incendio in cui persero la vita una coppia di coniugi diciassettenni. Nel campo rom avevano trovato una sistemazione ben trecento persone. Da tempo era insomma una residenza quasi stabile di rumeni e albanesi, trasferitisi nel territorio con donne e bambini, impegnati quotidianamente nella raccolta di abiti smessi, ferro da macero che poi rivendevano per sbarcare il lunario. Uno scenario da favelas sudamericane visibile a quanti percorrono quotidianamente l’asse di supporto nella zona tra gli svincoli di Caivano e Succivo. L’operazione delle forze dell’ordine ha avuto inizio all’alba di giovedì quando decine e decine di poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani hanno circondato la baraccopoli , ubicata sotto un viadotto della superstrada Nola-Villa Literno, effettuando numerose perquisizioni, soprattutto agli uomini. Perquisizioni che hanno portato al rinvenimento e sequestro di ben tredici automezzi, di cui undici con irregolarità amministrative e due rubati, con i quali i senza fissa dimora effettuavano la raccolta dei rifiuti ferrosi. In seguito ai controlli a tappeto, nella mattinata di ieri, su disposizione delle autorità competenti di concerto con il sindaco Salvatore Del Prete, con l’ausilio dei vigili urbani di Orta, e l’intervento delle ruspe messe a disposizione dal comune, sono state rase al suolo le sedici baracche. L’operazione si è svolta senza incidenti, anche perché, i nomadi avevano abbandonato gli «alloggi» liberandoli anche delle poche masserizie presenti. Nei prossimi giorni il comune provvederà a liberare l’area dalle residue suppellettili abbandonate, provvedendo ad effettuare una sorta di bonifica e messa in sicurezza dell’intera zona che si trova a stretto confine con alcune abitazioni della cittadina atellana. I nomadi di Orta si sarebbero ora spostati in altri luoghi mentre alcuni di essi starebbero raggiungendo la Romania con pullman venuti in loro soccorso da altri accampamenti. Nei prossimi giorni i controlli delle forze dell’ordine continueranno.
da Il Mattino – domenica 22.04.07 (di Michele Sessa)