Spezzaferri: “Aversa non ha strutture sportive adeguate”

di Redazione

Giovanni SpezzaferriAVERSA. “Abbiamo dato molto ad Aversa, non solo in termini di impegno personale ed economico, ma anche per i risultati ottenuti.

Tutto ciò solo con le nostre forze, facendo i conti con strutture sicuramente non adeguate agli obiettivi che abbiamo già raggiunto e che ci prefiggiamo ancora di raggiungere”.

Inizia così lo sfogo del presidente dell’Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri, che punta l’indice sulla necessità di trovare delle soluzioni alla carenza di impianti sportivi adeguati per una società calcistica che, solo nel settore giovanile, conta quasi 150 tesserati.

“In una città in cui lo sport, ed il calcio in particolare, era del tutto assente, siamo riusciti a vincere una Coppa Italia dilettanti, ottenere la promozione in Seconda Divisione, conquistare il titolo di Campioni d’Italia. Abbiamo contribuito a dare di Aversa un’immagine positiva, non solo legata all’immondizia ed alla criminalità organizzata. A fronte di ciò lanciamo il nostro grido d’allarme per come siamo costretti a compiere il nostro quotidiano impegno. Gli impianti da noi usufruiti sono inadeguati. Manca uno stadio degno della categoria in cui giochiamo. Mancano strutture dove far allenare e giocare le squadre del nostro settore giovanile. Siamo costretti ad elemosinare nei Comuni limitrofi, Carinaro, Gricignano, Sant’Antimo, la disponibilità di impianti idonei. Lo scorso anno la prima squadra è stata costretta a disputare una partita a porte chiuse per l’inadeguatezza dello stadio. Ci sono le squadre del settore giovanile, le quali rappresentano il nostro futuro, che non hanno spazi sufficienti dove allenarsi e giocare. Impianti sportivi adeguati significa anche aumentare l’immagine positiva della città. Pensiamo solo a quale possa essere la ricaduta reale sulla collettività, con la possibilità per i giovani di praticare sport in contesti sicuri ed idonei o utilizzare i nuovi contenitori per eventi prestigiosi, dai concenti alle partite delle nazionali. Per ora, abbiamo respinto al mittente le proposte di altre città di andare a fare calcio da loro. E’ il momento che l’istituzione locale ci venga incontro e ci stia maggiormente vicina. E’ un invito che facciamo perché, per assurdo, non vogliano essere costretti a non augurarci una promozione nella categoria superiore, causa l’assenza di strutture consone ad una città che ha voglia di sport ad alto livello”.

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