ORTA DI ATELLA. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato con cui l’amministrazione comunale orteseguidata dal sindaco Salvatore Del Pretesmentisce le voci della realizzazione della centrale termoelettrica, in questi giorni oggetto di una furiosa polemica.
Il sindaco, la Giunta, i Consiglieri di maggioranza e le segreterie politiche dei partiti della coalizione di centro-sinistra per eliminare ogni timore, ogni dubbio ed ogni incertezza che possa albergare nell’animo dei cittadini, ribadiscono con fermezza, determinazione e consapevolezza che la Centrale dell’Edison ad Orta non si farà mai, mai e poi mai! A sostegno del nostro incrollabile convincimento e per rinfrescare la memoria di quanti fingono di non sapere neppure cosa hanno votato in passato citiamo testualmente un passaggio del protocollo di Intesa, per inciso approvato all’unanimità nella seduta di C.C. del 25/10/1999, che testualmente recita: “L’amministrazione comunale di Orta si riserva di adottare diversa decisione in merito alla realizzazione dell’opera ove mai fattori di carattere sociale ed ambientale sconsiglino la realizzazione dell’opera nel sito indicato”. dunque nessun t.a.r. del mondo poteva o può obbligare il Comune di Orta a consentire la realizzazione di una centrale sul proprio territorio contro la volontà dell’Amministrazione, del Consiglio Comunale, dei partiti politici, delle associazioni e del Popolo ortese Il T.A.R. ha semplicemente rigettato il diniego, cioè il rifiuto del Comune di Orta a rilasciare la concessione edilizia richiesta dalla stessa Edison. Tutto ciò che può accadere e che il Comune dovrebbe risarcire alla Edison il deprezzamento del terreno da loro acquistato; ma, trattandosi di 200.000 metri pagati all’incirca 7-8 milioni di euro ,non si vede a quale risarcimento avrebbe diritto l’Edison se al prezzo corrente di mercato o di esproprio incasserebbe dalla vendita molto più di quanto speso. Ad ogni buon conto, con una delibera di G.M. del 6/9/2007 l’amministrazione ha affidato al Prof. Avv. Carbone Paolo, docente di Diritto Amministrativo presso l’università di Roma, ed all’Avv. Gentile Umberto, l’incarico di produrre ricorso presso il Consiglio di Stato a tutela della volontà del popolo di Orta e dell’Amministrazione comunale. Va da se che avremmo preferito che tutte le parti politiche avessero fatto corpo unico nell’affrontare questa vicenda ma, con rammarico, prendiamo atto che l’onda lunga del populismo e la tattica strisciante del somministrare angoscia e paure nella gente trova ancora consensi in alcune frange dell’opposizione. La raccolta di denaro per nobili scopi è cosa senz’altro lodevole e siccome la centrale ad Orta non verrà mai (e d’altra parte si è già provveduto a nominare un fior di avvocato in aggiunta a quello precedente) suggeriamo di destinare i fondi raccolti a qualche associazione di volontariato o a medici senza frontiere. Allora si che sarebbero ben spesi!