ORTA DI ATELLA. Era nellaria, anzi era inevitabile. Da ieri Salvatore Del Prete, sindaco di Orta di Atella, eletto solo nello scorso mese di maggio, quando ha sostituito Brancaccio, impossibilitato a presentarsi dopo due consiliature, è ufficialmente dimissionario.
In un comunicato il primo cittadino ortese afferma: Onde evitare ulteriori strumentalizzazioni, chiarisco e ribadisco che la mia appartenenza politica è da ritenersi tuttora ai Popolari Udeur. Del Prete, che ha protocollato una nota – indirizzata al segretario comunale di Orta, al prefetto di Caserta e ai segretari politici di maggioranza con la quale ufficializza le dimissioni da sindaco specifica che questo atto va letto quale ultimo estremo tentativo di salvare le ragioni di una coalizione e di un consiglio comunale che può e deve ancora contribuire alla crescita sociale, civile e culturale della nostra amata comunità. E pare che queste dimissioni vadano lette proprio in questo senso, come ultimo tentativo di evitare lo scioglimento del civico consesso che questa mattina sarebbe potuto diventare realtà a causa delle già anticipate dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Infatti, è stato lo stesso primo cittadino, nella lettera di dimissione a ricordare che i consiglieri di maggioranza, Sdi, Udeur e Pdci hanno manifestato attraverso stampa di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di consiglieri comunali in quanto allo stato attuale non esistono più le condizioni politiche e numeriche per proseguire la consiliatura e che le dimissioni del capogruppo Udeur Alfonso Di Giorgio e dell”assessore Nicola D”Ambrosio, nonchè l” azzeramento della giunta comunale e delle altre cariche di propria nomina non hanno comportato l”auspicata chiarificazione del quadro politico. Da qui le dimissioni che, nei venti giorni previsti dalla normativa per il possibile ripensamento, rappresenteranno il punto darrivo di partenza per far si che le segreterie politiche come afferma in conclusione lo stesso primo cittadino ortese – si attivino per verificare e determinare la concreta possibilità di proseguire e sostanziare il progetto politico di qualità che ci ha visti vittoriosi nella tornata elettorale del maggio 2006 dando nel contempo la totale e piena disponibilità per un confronto serio sia sulle tematiche del bilancio di previsione 2008 che sugli aspetti procedurali e di contenuto che hanno caratterizzato le ultime vicende amministrative. Le dimissioni di Salvatore Del Prete erano state richieste, nei giorni scorsi, da Rifondazione Comunista che, in un comunicato, aveva, tra laltro, sottolineato come, a loro dire, la crisi amministrativa non era tutta da addossare allamministrazione nata solo nel maggio scorso, ma ad oltre dieci anni di dis-amministrazione del paese da parte delle stesse persone. Insomma, un attacco a Brancaccio e ai suoi collaboratori più stretti.