ORTA DI ATELLA. Con faccia tosta, arroganza, mancanza di democrazia e in dissenso alle più elementari norme del buon senso e non solo, i nostri amministratori continuano nella loro opera di demolizione e svendita del territorio Ortese con particolare accanimento alla cancellazione di ogni testimonianza storica rimasta del nostro territorio.
Così recita una nota del circolo cittadino di Rifondazione Comunista, che scaglia un duro attacco contro lamministrazione comunale sulla questione di Palazzo Bugnano, nel Borgo di Casapozzano, sul quale negli ultimi giorni la Soprintendenza ai Beni Culturali di Caserta ha avviato il procedimento di istituzione del Vincolo.
Dopo le varie proteste e denunce delle opposizioni, delle associazioni culturali e religiose, sostenute da sottoscrizioni di migliaia di cittadini per la richiesta di revoca della concessione edilizia concessa per la costruzione di un complesso edilizio nel palazzo del Marchese di Bugnano, oggi di proprietà della società Atellanae srl; dopo la nota della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici datata 16.5.08 e assunta a protocollo in data 19.05.08, in cui si comunica al Sindaco di Orta laccertamento dellinteresse storico artistico del palazzo Marchesale e il successivo avvio del procedimento di vincolo diretto; il Sindaco e la giunta approvano alla stessa data davvio del procedimento dei vincoli, e cioè il 16 maggio, uno schema di convenzione con opere di urbanizzazione da realizzarsi a cura della società Atellanae. Poi in data 23.05.08 con delibera di giunta conferiscono incarico legale per un parere pro veritate in merito alla questione in oggetto. In parole povere, dinanzi ad una proceduta ministeriale di posizionamento del vincolo diretto sulla struttura Palazzo di Bugnano, i nostri amministratori fingono di non saper cosa fare e chiedono a due avvocati di illuminarli in materia.
Rifondazione, dunque, suggerisce allamministrazione cosa fare: Bisogna ritirare ogni convenzione e concessione edilizia alla società Atellanae srl sul sito in oggetto e dimettersi immediatamente per aver, dopo tutti gli scempi edilizi già attuati sul nostro territorio, provato ad affossare sotto il cemento, a tanti molto caro, anche quel poco di memoria storica che Orta di Atella conserva. In contemporanea, la stessa amministrazione di Salvatore Del Prete ha approvato due transazioni per gli enormi debiti che il nostro comune ha accumulato con Igica e la GeoEco. Tali debiti sono stati rateizzati uno in 12 rate a partire dal 15/07/08 e il secondo col 10% subito e il restante in 48 rate successive a partire dal 30/09/08 con relativi interessi, il tutto a carico dei cittadini Ortesi, dei loro figli e dei loro nipoti. A tutto ciò si aggiunge la non ancora avvenuta approvazione del bilancio di previsione 2008! Ad Orta di Atella la programmazione della vita dellente Comune di un anno intero avviene ad anno già quasi concluso, con risultati che incidono sulla vita di tutta la comunità come dimostra la latitanza di ogni iniziativa per il paese.
Dinanzi a tutto ciò conclude Rc – ci chiediamo cosa ancora deve subire questa cittadina prima che a questo disastro si riponga medio. Chiediamo, pertanto, alle istituzioni competenti di calare la parola fine su questa malsana gestione amministrativa.