ORTA DI ATELLA. Domenica scorsa, al termine di una festosa processione di popolo che ha accompagnato in chiesa il novello sacerdote ortese Don Angelo Aminto, Orta ha potuto ammirare unaltra testimonianza storica ed urbana di religiosità popolare, la cui tipologia è ampiamente diffusa sul territorio atellano.
Nel tardi pomeriggio, infatti, in via Chiesa, è stata di nuovo inaugurata la Cappella della Santa Croce, appena uscita da unoperazione di restyling. E stato un positivo recupero, non solo storico ed urbanistico di un sito di Orta, ma certamente di un bene culturale che – tra arte, architettura e religiosità propria di una popolazione sempre motivata sul piano culturale – torna a mostrare i segni della sua appariscente vetustà storica. La cappella, nota come esistente già dal secolo XVII in quel sito urbano, venne spostata e ricostruita, nel punto preciso dove figura oggi, negli anni trenta del secolo scorso. Inizialmente, stava dallaltro lato della via (dove una volta era la fontana). Ne fu autore, insieme a maestranze edili ortesi del tempo, Vincenzo Luigi Torelli, maestro decoratore che aveva lavorato e completato proprio allora (1939) la parrocchia di San Massimo. Negli anni 50 essa fu ripresa e rifatta ex novo dal pittore/decoratore A. De Marco. Più volte manomessa, poi, nel tempo, la cappella restò solo una pia occasione di culto e devozione popolare. Ora, un Comitato Popolare, nato tra amici e persone di buona volontà alla fine degli anni novanta, – e grazie ad offerte di famiglie ortesi sensibili, ad un contributo comunale, e grazie, soprattutto, ai fondi raccolti con i proventi residui di molte gite culturali (dieci anni di attività) – ha fatto sì che, impegnandosi gradualmente in tale operazione di rinnovo e valorizzazione, la cappella potesse essere riportata allantico splendore, e presentata ancora, come nuova, allammirazione, al culto e devozione del popolo tutto di Orta. Un plauso per la diligenza e le capacità profuse nonché per la perizia degli interventi tecnici ed artistici, operati e messi in campo da Sabino Greco, artista, pittore e decoratore ortese doc.